Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone A Me Di Te, artista - Fabri Fibra.
Data di rilascio: 31.12.2012
Limiti di età: 18+
Linguaggio delle canzoni: Italiano
A Me Di Te |
Sire, chiedo il permesso per andare fuori e compiere il mio dovere |
E fare giustizia in questa terra, in questa terra di impostori |
Posso Sire? |
Che dice Sire? |
«Uccidili tutti» |
Come vedi, a me di te |
Non me ne fre-fre-frega una se… |
Ti finisco, finché sei sul mio disco |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio |
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio |
Vento in poppa, come un veliero |
Vengo in bocca, come a (v***) |
Che in verità è una donna, a me sta bene, il mondo è vario |
Vladimiro era invertito, un travestito al contrario |
«Davvero?» |
Certo, l’ho visto a Porto Cervo |
Esplodevo come a Chernobyl, dopo il suo concerto |
Eravamo nel suo camerino a bere vino, io l’ho spinto in bagno |
Lui m’ha detto: «In tutti i mari, in tutti i laghi, non capisci, mi bagno» |
Con una corda l’ho legato sul divano |
Lui mi ha detto: «Questa corda mi ricorda |
Il mio compagno di scuola media |
Si chiamava Massimo, chiavava al massimo |
Una media alta, mi inculava come i Mass Media» |
Io ho risposto: «Complimenti», gli ho abbassato i pantaloni |
E sotto aveva un tanga e quattro assorbenti |
Giù le mutande, liquido fuori da questo glande |
Tira su tutto come le canne |
Mi sono fatto Valeria Scanner |
Come vedi, a me di te |
Non me ne fre-fre-frega una se… |
Ti finisco, finché sei sul mio disco |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio |
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio |
Ho le palle come a bowling |
Mister, ho avuto più erezioni che soldi dalle edizioni |
Vi lancio maledizioni in rima, Aleister Crowley |
L’arte la paghi, giocano a carte tra ladri |
Per un futuro, senza nome |
Come quella parte che sta tra le palle e il buco del culo |
Finti pass, etichette senza fan |
Dietro l’onda, «Così fan tutte» come Tinto Brass |
Mi venga un colpo di genio, rigenero |
Il mio disco piace anche a tuo padre, come un genero |
Il sangue ci ribolle, il vero rap non parla di gioielli |
E di assegni bancari finché spendi soldi di famiglia |
Come i gioielli, dopo di che sistemerai le cipolle sopra i bancali |
Nella testa ho così tanti nemici |
Prima o poi li becco tutti come i preti, l’ICI |
Come vedi, a me di te |
Non me ne fre-fre-frega una se… |
Ti finisco, finché sei sul mio disco |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio |
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio |
Taglio la tua testa, la metto in una scatola |
E vado a «Buona Domenica» |
Appena la conduttrice chiede: |
«Quante donne per te perdono la testa?» |
Lancio la scatola gridando: «Buona Domenica» |
Oggi la gente guarda «La Vita In Diretta» |
Praticamente se passi la vita |
Vivendo indirettamente la vita degli altri |
È una vita indiretta |
In TV non c'è niente di vero, e tu non darmi retta |
«I Ragazzi Della Via Pàl» sopra un grande UFO |
Vecchi senza palle, sembrate Grande Puffo |
Divento pazzo, ragiono in lingua volgare |
Mi frega la figa, non mi frega un cazzo |
Rap Neorealista, in bianco e nero |
Tu (V****), «Io Donna» come la rivista |
È il quarto anno che mi invitano a Sanremo |
E che rifiuto una somma che per metà avresti offerto la vista |
Come vedi, a me di te |
Non me ne fre-fre-frega una se… |
Ti finisco, finché sei sul mio disco |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
È solo un gioco, ma in pochi lo capiscono |
Tutti gli altri si prendono troppo sul serio |
Come le tasse, si prendono troppo, sul serio |