Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Bar Metrò, artista - Don Backy.
Data di rilascio: 21.12.2012
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Bar Metrò |
Tra stanchi ferrovieri un poco buffi |
notturne guardie, con grossi baffi |
mandavan giùquel vino come fosse |
un Dio con passi di velluto rosso |
Per non pensar Domani éun altro giorno |
e al puzzo di sudore in pieno inverno |
che traspirava dai baveri alzati |
dei loro pastranoni stazzonati |
Un cameriere brutto quanto basta |
ci prospettava riso, oppure pasta |
sbirciava l’orologio e — si vedeva — ci odiava |
E le puttane su sgabelli appollaiate |
con quelle gambe certo troppo accavallate |
offrivano agli sguardi di platea |
la loro industria con la mercanzia |
Mentre i magnaccia nei lapin impellicciati |
con quei pesanti anelli grossi ed ostentati |
bevendo rhum, contavano la grana |
nel mentre che fumavano marjuana |
Un fumo grosso si tagliava a fette |
l’ora diceva quattro e zerosette |
la filodiffusione diffondeva |
una canzone, sì, Come pioveva |
Seduti al tavolino si aspettava |
il risottino, e intanto si capiva |
di quanto fosse inutile parlare |
di quanto fosse inutile sperare |
Ci guardavamo muti dentro gli occhi |
per una strada chiusa, senza sbocchi |
pensando forse a un’isola lontana, lontana |
Ed un barbone che sfogliava le attricette |
forse sognando di palpar loro le tette |
la sigaretta fatta con cartine |
gli provocava tosse senza fine |
Le mani vinte, sprofondate nelle tasche |
ed un destino, dalle tinte troppo fosche |
davanti a una schedina sfortunata |
la nostra storia era così, finita |