Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Get It Out, artista - Gast
Data di rilascio: 30.05.2018
Limiti di età: 18+
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Get It Out |
Eravamo tutto tranne che impauriti |
Niente soldi, vestiti |
Troppi sogni uccisi |
Le crisi, istinti negativi |
Il veleno peggiorava solo i tipi di obbiettivi inseguiti |
Ma, ora ho colpi molto più precisi |
Non sono in molti a raccontare di esserne usciti |
Ricordo varie liti, troppi danni troppo pochi inviti |
A fasse un giro e a toglie le radici |
Questa roba è la mia storia, non mi aggiorno |
Vecchio stampo ho finito la memoria |
Nella graduatoria ti monto sopra senza diploma |
E senza un cazzo di giorno di scuola |
La mia forza mi consola, vince ancora |
Il tempo vola e non lo spreco a lasciarti sola |
Passi da gigante, ora, penso al futuro mentre guardo Roma |
E spero che me la manni bona |
Se accendo o spengo non cambia |
Spinge tutto il tempo |
Vedo attraverso il suono, incastro sentimento |
Vorrei cambià tutto, parlo di ciò che sento |
Intorno il buio o il giorno non lo vedo, faccio il vento |
Forse è presto pe buttà il male dentro il cesso |
Non c’ho tempo da perde mi drogo di rap fresco |
La mia gente già lo sa come funziono, aspetto |
Il giorno pe mandavve a fanculo |
Perché quando fumo vedo tutto, sempre tutto |
Tranne che il futuro Lise, Blant, Gast |
I nomi sono in muro |
Solo realtà, non ci fermiamo ascolta il lato oscuro |
So com'è che va quando sti stronzi stanno dietro il culo |
Un altro disco è pronto nella testa il solito, un sottofondo |
Qui si beve il doppio per salire e non tornare in fondo |
Guarda su nel blu voliamo dentro un auto a scontro |
E tu che vuoi di più? |
In fondo, l’hip hop è il nostro mondo |
Sì niente male, vai, semmai ti ricontatto, bravo |
Non ho bisogno di un contratto, ho il mio contatto slavo |
Facciamo il prezzo voglio il banco, no non tratto, sgravo |
Chiaro, volevano educarmi come uno schiavo |
Squaglio le suole sull’asfalto con il sole a picco |
Guardiamo la città dal tetto di un albergo, chicco |
Non posso vivere per sempre, meglio un anno ricco |
Segui il mio filone d’oro rischio finché l’esaurisco |
E non lo scrivo neanche pranzo sulla base, incido |
Non ho più motivi per tornare a casa, resto in giro |
Stessa merda stessa strada stesso giro stessa fine |
Te non reggi l’equilibrio in alto sopra questo filo |
Ogni mia barra pesa un chilo |
Brucio un grammo in ogni tiro |
Scolpisco questa roccia, Venere di Milo |
Cenere alla cenere, l’artefice del mio destino |
Tu sei il compro oro, io l’orefice, squaglio e comprimo |