Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Il febbrosario, artista - Giorgio Gaber. Canzone dell'album Anche per oggi non si vola, nel genere Поп
Data di rilascio: 09.05.2011
Etichetta discografica: Carosello
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Il febbrosario |
Un oggettino piccolo, di vetro. |
Il mercurio che sale adagio, perfetto. |
Il termometro: che bell’oggetto! |
Trentasette e uno: |
una leggera alterazione |
dolce, non violenta |
da coltivare |
senza antibiotici, senza aspirina, guai! |
come la vivo la mia febbrina. |
Trentasette e tre: |
sto tremando di freddo |
sto proprio tremando |
siamo al 15 di agosto, stupendo! |
voglio un’altra coperta |
non mi basta, mi ci vuole un cappotto. |
Trentasette e otto… |
Un posto qualunque |
un posto per star male |
una palestra o un ospedale |
forse come un collegio |
o come un seminario |
un febbrosario |
un febbrosario. |
Quando sono entrato |
avevo una valigia, gli occhi rossi |
e il viso un po' umido. |
Mi sono presentato |
ma senza esagerare sulla febbre |
perché sono timido. |
«Trentasette e sei», ho detto |
meno di quello che avevo, che bestia! |
una finzione ispirata dalla modestia. |
Io senza esperienza |
e loro così sensibili e caldi |
così sofferenti. |
Io pieno di speranza |
peccato il primo giorno li ho sentiti |
un po' diffidenti |
ma poi, il momento più bello: |
è l’ora dei termometri di vetro |
è l’ora dei termometri bianchi |
l’argento del mercurio riscaldato dal tuo corpo |
piano piano sale, sale, sale. |
È l’ora del silenzio dei malati |
che dura tre lunghissimi minuti |
ognuno se lo tiene sotto il braccio |
trepidante di emozione |
con la gioia e la paura della sua misurazione. |
Ci si può sentire anche madri con la febbre |
una madre che stringe il suo figlio di vetro. |
E poi, la lettura: |
trentasei e nove: fregatura |
trentasette e uno: non è nessuno |
trentotto |
trentotto e mezzo |
trentanove |
trentanove e nove |
con una voce che non si sente neanche il suono: |
che uomo! |
In questo febbrosario |
quello che sta male più degli altri |
è il più sensibile e importante. |
È proprio necessario |
avere la tendenza a migliorare |
a progredire gradualmente. |
Diffido dei febbroni: |
spettacolari, poi niente |
estremismo: malattia infantile. |
Dentro si mantengono le classi |
e quelli che rimangono più indietro |
si mettono a applaudire |
a festeggiare i più malati |
e poi a dire bravi, bravi, bravi! |
E poi c'è anche una novità politica: |
l’intercambiabilità dei protagonisti |
che possono cambiare quando… |
è l’ora dei termometri di vetro |
è l’ora della nostra affermazione |
la febbre non mi deve regredire |
è questione di prestigio |
devo essere ambizioso |
il dolore è un privilegio! |
«Sì, io, io sono il più malato! |
Sto malissimo, sto sudando |
io, io ho inventato il sudore |
ho sudato io per primo |
sono un lago, sono il migliore |
sono meglio di tutti voi |
sudo talmente che non piscio mai!» |
Me ne vado, me ne vado |
li ho tutti contro. |
CI SIAMO MURATI DENTRO! |
CI SIAMO MURATI DENTRO! |
CI SIAMO MURATI DENTRO! |
SIAMO MURATI DENTRO! |
SIAMO MURATI DENTRO! |
SIAMO MURATI DENTRO! |
SIAMO MURATI DENTRO! |