Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Introduzione, artista - Giorgio Gaber. Canzone dell'album Io se fossi Gaber, nel genere Поп
Data di rilascio: 09.05.2011
Etichetta discografica: Carosello
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Introduzione |
Oddiomio! |
Out or in: this is the problem… Traduzione: fuori o dentro: questo è il |
problema… Oddiomio! |
Fuori o dentro? |
È più facile dal di dentro riuscire a modificare l’ingranaggio |
opprimente e schiacciante del sistema e dell’incontrollata produzione oppure |
dal di fuori, disinseriti e ribelli, essere di esempio per il sovvertimento e |
per il sabotaggio del lavoro? |
«Andate a lavorare!». |
Questo è mio zio, il colonnello. |
Buono, però. |
Mi ha educato lui… Brava persona |
«Andate a lavorare! |
I giovani non hanno voglia di lavorare!». |
È vero. |
«Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi! |
«. |
È un appassionato di |
proverbi, «Rosso di sera bel tempo…». |
No, quelli metereologici non gli |
piacciono. |
Lui ci ha i proverbi solo per l’onestà: «È più facile che un |
cammello passi dalla cruna di un ago, che le multinazionali entrino nel regno |
dei cieli». |
Variante. |
Fantasioso per un colonnello |
Chissà cosa non inventa per la mia situazione: «Tanto sta il compagno fuori… |
che ci lascia lo zampino» |
Oddiomio! |
Sembrerà strano, ma in casa mi hanno un po' contaminato con certe sane |
tradizioni. |
Il lavoro nobilita l’uomo… Si ruba un ago, poi un bue… |
e si finisce per vendere la propria madre… Eh! |
(che significa: è vero) |
Non è facile liberarsi dall’onestà! |
Ma ora la pentola bolle… blub blub blub… |
. |
anche se quelle cose lì ce ne vuole per sbarazzarsene. |
Ti entrano dentro da |
piccolo e tornano a terrorizzarti… quando stai per rubare l’ago! |
Che debolezze! |
Per liberarsene si può contare solo sull’urgenza delle cose. |
E ora la pentola bolle… blub blub blub… e tra poco solleverà il coperchio. |
. |
il vaso di Pandora. |
Per fortuna è enorme l’urgenza delle cose, |
non si può aspettare! |
Bisogna vendere la propria madre. |
Altro che collanine! |