Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone L'uomo muore, artista - Giorgio Gaber. Canzone dell'album Libertà obbligatoria, nel genere Поп
Data di rilascio: 09.05.2011
Etichetta discografica: Carosello
Linguaggio delle canzoni: Italiano
L'uomo muore |
Gente silenziosa si prepara per un rito |
Senza precedenti nella storia |
Non si sa nemmeno se abbia un nome il condannato |
Un’immolazione senza gloria |
(parlato) Non è una finzione scenica, lo bruciano davvero, iperrealismo, |
nemmeno Iacopetti… |
Alto come il cielo, un grande fuoco |
Sta per cominciare il sacrificio… |
Dài… dài… brucia… brucia… |
Negli autobus del centro l’uomo muore |
Nei campi seminati l’uomo muore |
Ha ancora braccia e gambe e un corpo sano |
Nei cinema affollati l’uomo muore |
Eppure ci ha gli occhi aperti e un volto umano |
Brucia, brucia |
Si agita e si contorce |
Brucia, brucia |
Ma non c'è più pietà per lui |
Da solo in una stanza l’uomo muore |
Nei gesti più generosi l’uomo muore |
Tra un whisky, un libro d’arte, una risata |
Nei giorni di riposo l’uomo muore |
Con tutta la sua famiglia abbarbicata |
Brucia, brucia |
Si agita e si contorce |
Brucia, brucia |
Ma non c'è più pietà per lui |
Bruciano i suoi sentimenti |
Le gioie, gli slanci, l’amore, gli affetti più teneri |
Bruciano senza rimpianti |
I suoi gesti, il pensiero, gli errori, i contrasti |
La sua dignità |
Un grande fuoco nell’aria |
Alla memoria |
No, non c'è alcuna pietà |
È la fine di questa società |
(parlato) …Ecco, basta… via… via piano, così… dissolvenza… adagio |
Ecco, così, piano… via le masse |
Via le masse, ho detto… Vogliono fare tutti i protagonisti… Via, via… |
Il vecchio è pronto… Avanti il vecchio. |
Ecco, così… ecco… bello, |
fatemelo vedere… di più, di più… figura intera… |
Vaga tra la polvere del rogo il vecchio saggio |
Vive del ricordo di quei gesti |
Vuole ricomporre il vecchio uomo e con coraggio |
Cerca tra la cenere i suoi resti |
Raccogliendo i pezzi in mezzo al fumo |
Ha rimesso insieme quasi un uomo |
(parlato) …che fa… Cerca i pezzi… Li rimette insieme, li incolla, |
col vinavil… è pazzo… Un restauratore! |
Ma dove siamo… ohè! |
Che ci fai con quei pezzi lì? |
L’uomo? |
E no, basta con i rimpianti. |
Lo sapevo che non eravamo d’accordo sul finale. |
Chi l’ha detto che la morte non è allegra? |
Chi l’ha detto che bisogna |
ricostruirlo? |
E poi con quei pezzi lì… viene come prima, no? |
E chi lo rivuole? |
… il pubblico… Siete matti, non ci crede più nessuno! |
Avete una strana idea della gente. |
Certo, quando si parla a tutti si hanno |
delle responsabilità «umane e sociali»… Bello! |
E allora si fanno le indagini |
di mercato e si trovano gli ingredienti: un po' di ottimismo e dài con i |
contenuti umani |
E l’uomo, l’uomo, l’uomo… Quale uomo… Ma non raccontiamoci balle… |
Contenuti umani. |
Non ci crede più neanche il papa |
Certo, quando si parla alle masse bisogna avere un linguaggio scadente, |
adatto a tutti. |
Ci avete una strana idea delle masse. |
Non piace più a nessuno |
il vostro uomo… È a voi che vi fa comodo, siete voi che lo rivolete. |
Credete alla ricomposizione. |
Bella roba! |
Che vorrebbe dire riprendersi tutti i |
pezzi di prima e rimetterli insieme. |
Un restauro, un puzzle, uno di quei |
giochino tremendi che ti spaccano il cervello, che metti insieme tanti |
pezzettini e viene fuori… mio zio! |
Ecco a chi assomigliate, vi ho visto in televisione, assomigliate allo zio… |
No, no. |
Mio zio è più simpatico, ma parla anche lui di contenuti umani. |
Non ci crede più nessuno… |
Non ci crede più nessuno, O ci crediamo tutti… Paurosi, resistenti, |
attaccati ai nostri pezzetti bruciati, vecchi, ammuffiti, putrefatti |
Chi l’ha detto che la morte non è allegra? |
In cerca di un orgasmo l’uomo muore |
Nei grandi condomini l’uomo muore |
Davanti a una cucina apparecchiata |
Parlando coi suoi figli l’uomo muore |
Fa ancora una resistenza disperata |
Brucia, brucia |
Senza nessun rimorso |
Brucia, brucia |
Tanto oramai non serve più |
Nel pianto dei poeti l’uomo muore |
Nei cruscotti lucidati l’uomo muore |
Nel linoleum degli uffici riscaldati |
Tra un sorriso e un cappuccino l’uomo muore |
Nelle sfide tra gli scapoli e ammogliati |
Brucia, brucia |
Senza nessun rimorso |
Brucia, brucia |
Tanto oramai non serve più |
Brucia la sua resistenza |
I suoi amori morbosi, gli sforzi |
Le angosce più inutili |
Brucia i congressi, la scienza |
La grande nevrosi, la falsa coscienza |
Lavata col dash |
Un grande fuoco nell’aria |
Muore la storia |
No, non avere pietà |
È la fine di questa civiltà |
(parlato) …Ecco, è così che dicevo io, ottimo… Macchina indietro, |
indietro piano… Chi l’ha detto che la morte non è commerciale… Indietro… |
indietro… fondou… |
Fine del primo tempo! |