Testi di A Forlorn Wanderer - Obscure Infinity

A Forlorn Wanderer - Obscure Infinity
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone A Forlorn Wanderer, artista - Obscure Infinity. Canzone dell'album Perpetual Descending into Nothingness, nel genere
Data di rilascio: 15.01.2015
Etichetta discografica: Rico Unglaube
Linguaggio delle canzoni: inglese

A Forlorn Wanderer

(originale)
Carved by hours of many fullmoon cycles
His face an abyss, hands eroded by drudgery
Bearing ruins, bearing perdition on his shoulders
In the eye and in the morn
The old spirit is walking onward, but walking forlorn
A cursed destiny
Neither crown nor halo upon the head
A vast trial
A vast burden
That he cannot shed
An obscure aura
That emanates from a body that has bled
A moribund walker
A silent talker
He strides among the dead
With genuine will
They call him the doomed
They call him the possessed
But what they don’t know is
That his soul is more than blessed
They advise him to plead
And kneel in front of Yahweh’s altar
To call for divine intervention
It would be the cry for
A celestial empire that has never been
And will never reveal salvation
Beyond the borders of society
Beyond the borders of normal man
Walks the follower of the left hand path
And beyond the borders of flesh
And beyond the manifestations of time
The forlorn wanderer will find a kingdome for his self
A kingdome for the forlorn
Everything was left behind
Except the will to strive for higher
Chaos preacher raise your voice
Invoke the black illuminating fire
Give birth to mental liberation
And death to stagnation
In your kingdome forlorn
Unexpected strength and power
Channels the hungry wide eye gazer
The more inconspicuous he acts outwardly
The wilder the nature behind the pupil
Marked by symbols and divine hands
His face a mask, his hands are tools and weapons
Bearing wisdom, bearing faith, king of the unknown
(traduzione)
Scolpito da ore di molti cicli di luna piena
La sua faccia è un abisso, le mani erose dalla fatica
Portando rovine, portando la perdizione sulle sue spalle
Negli occhi e al mattino
Il vecchio spirito sta camminando avanti, ma cammina abbandonato
Un destino maledetto
Né corona né aureola sulla testa
Una vasta prova
Un grande fardello
Che non può versare
Un'aura oscura
Che emana da un corpo che ha sanguinato
Un vagante moribondo
Un parlatore silenzioso
Cammina a grandi passi tra i morti
Con genuina volontà
Lo chiamano il condannato
Lo chiamano il posseduto
Ma quello che non sanno è
Che la sua anima è più che benedetta
Gli consigliano di implorare
E inginocchiati davanti all'altare di Yahweh
Per richiedere l'intervento divino
Sarebbe stato il grido per
Un impero celeste che non è mai stato
E non rivelerà mai la salvezza
Oltre i confini della società
Oltre i confini dell'uomo normale
Percorre il seguace del percorso a sinistra
E oltre i confini della carne
E oltre le manifestazioni del tempo
Il vagabondo disperato troverà un regno per se stesso
Un regno per i disperati
Tutto è stato lasciato indietro
Tranne la volontà di lottare per qualcosa di più alto
Predicatore del caos alza la voce
Invoca il fuoco nero illuminante
Dai vita alla liberazione mentale
E la morte fino alla stagnazione
Nel tuo regno disperato
Forza e potenza inaspettate
Canalizza lo sguardo affamato dall'occhio spalancato
Più poco appariscente agisce esternamente
Più selvaggia è la natura dietro la pupilla
Contrassegnato da simboli e mani divine
La sua faccia è una maschera, le sue mani sono strumenti e armi
Portando saggezza, portando fede, re dell'ignoto
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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