Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone La discesa e poi il mare, artista - Ornella Vanoni. Canzone dell'album Uomini, nel genere Поп
Data di rilascio: 30.06.1983
Etichetta discografica: Nar International, Warner Music Italia
Linguaggio delle canzoni: Italiano
La discesa e poi il mare |
È così tutte le volte, è così anche stavolta: |
Una carezza per sentire tutto il freddo di una fine |
Una nausea balorda che ti appoggia ad una porta |
È così anche stavolta |
Sto soffrendo come un cane e mi rivedo da bambina |
Appoggiata a un paracarro, che non oso stare male |
Sto scendendo verso il mare, ho la scuola ormai alle spalle |
In vacanza verso il mare, sto scendendo verso il mare |
Con la faccia di mio padre che non gliene frega niente |
Di quell’ennesima tortura della nostra villeggiatura |
Torni in macchina e ti sembra di potercela ormai fare |
L’equipaggio ti incoraggia, la discesa e poi il mare |
Guarda come guida bene, come taglia ogni curva |
E fai finta di sorridere e ti sforzi e non ci riesci |
Di pescare con le mani ma hai le braccia troppo corte |
In un bagno di sudore un pochino di vigore |
E va be', ferma di nuovo, c'è la bimba che sta male |
«Un'altra volta prendi il treno», «Non le dar più da mangiare» |
Sulla fronte ormai di ghiaccio ti è conforto di sentire |
La buona mano di tua madre che ti dice «Su, da brava!» |
E la faccia di mio padre guarda in giro indifferente |
Sta pensando al suo lavoro, al suo unico ristoro |
Fuma la sua sigaretta con boccate lunghe, larghe |
Quella faccia la ricordo come quella di un signore |
Fortunato molto e forte, molto più di me davvero |
E mi rivedo da bambina, sto scendendo verso il mare… |
E mi rivedo da bambina, sto scendendo verso il mare… |