Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Il buco del diavolo, artista - The Gang
Data di rilascio: 02.07.2015
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Il buco del diavolo |
Gli zingari del fiume |
erano tornati |
dopo aver chiuso |
il Grande Cerchio |
làdove abita il vento |
e il sole va a dormire. |
E noi per giorni |
e giorni andammo |
a sud e a sud ancora. |
Tutto ormai era lontano |
le torri il giardino il fiume |
e la montagna. |
Fino a che solo noi |
con il deserto dentro |
gli occhi e le gole |
E sete e sabbia |
Bestemmia e Preghiera |
bruciavano le parole. |
Quando cademmo |
fermi aspettammo la visione |
nella valle dell’ultimo sospiro |
vennero il coniglio |
ed il serpente |
custodi e testimoni |
della tentazione. |
Noi li seguimmo fino |
alla Grande Gola |
dove il Corsaro di Casarsa |
ci aspettava |
«Venite"disse «giù |
e ancora in fondo |
nel Buco del Diavolo, giù |
dove si va una volta sola» |
E noi per nove giorni andammo |
giùe ancora in fondo |
gradino per gradino |
fino alla Porta del Labirinto. |
C’erano due gemelli |
a far la guardia |
Amleto ed Arlecchino |
Il Poeta d’Officina ci disse |
entrando |
«non vi guardate indietro |
non fermate il passo |
al pianto e alle grida |
andate sempre avanti |
fino alla porta d’Oriente |
la Porta dell’uscita» |
E passammo tra i cortili |
le mura le stanze ed i cancelli |
erano vinti e vincitori |
erano lupi ed agnelli. |
Vedemmo le madri partorire |
una guerra |
e i padri annegare quando |
il fiume era in piena. |
Vedemmo i figli divorati |
dalla scimmia sulla schiena. |
Il Diavolo dormiva |
e sognava la palude |
quando noi smarriti e stanchi |
arrivammo nell’Orto dei Pensieri |
sotto il Pesco di Giuda |
c’erano due uomini seduti |
soli tristi e muti. |
Il primo si alzòdicendo |
che nell’altra vita |
si era fatto Dio da solo |
per in miracolo padano |
Aveva usato l’inganno e la rapina |
ma con un colpo solo sparato |
dal terrore |
era venuto qui a nascondere |
per sempre la sconfitta |
e il disonore. |
L’altro con gli occhi a terra |
e la voce che tremava |
disse che nell’altra vita |
si era fatto da solo |
un uomo di sangue ossa e sudore |
ma quando il suo tempo |
non venne piùpagato ad ore |
la rabbia non trovòla strada |
per giungere al suo cuore |
Un nodo alla gola fu la soluzione |
era venuto anche lui |
a nascondere per sempre |
la sconfitta e la delusione. |
Piùavanti gli altri andavano |
quando io udii una voce |
veniva da un rovo |
di spini e di rose |
«Portami via con te portami via» |
ed io la vidi spezzata in mille specchi |
e dissi «Ora che ti ho trovata |
verrai con me per sempre |
anima mia». |
E passai da solo il tunnel |
il lunapark la pista degli scontri |
fino all’uscita |
dove tutti insieme una volta ancora |
ci trovammo. |
Il Martire di Ostia ci salutò |
per tre volte le braccia sulle spalle |
tre volte tutti lo abbracciammo |
aveva un giglio in mano |
quando ci disse |
con una lingua nata di domenica |
«voi siete partiti |
ma solo per tornare |
ed ora che le strade |
sono vuote |
una volta per sempre tornate |
al tempo delle rose». |