Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone L'onorevole, artista - Alessandro Mannarino. Canzone dell'album Supersantos, nel genere Музыка мира
Data di rilascio: 31.12.2010
Etichetta discografica: Leave
Linguaggio delle canzoni: Italiano
L'onorevole |
Preso un lavoro e perso una donna |
Andò sul canale a cercare la luna |
Ma trovò nell’acqua salmastra L’altra sua faccia, solo più scura |
E fece finta di non avere mai avuto paura |
Fece finta di non avere mai amato nessuna |
Andò al bar del cielo vuoto |
Da bere costa poco |
Lo paghi doppiamente solo il giorno dopo |
Ordinò tre bicchieri pieni di ghiaccio e uno di perdono |
E prese a costeggiare la via del superuomo |
La mattina i colleghi dell’ufficio «Stomaco e conchiglie» |
Lo trovavano pieno di rispetto |
Sogno delle mogli, perfetto per le figlie |
Prefetto, prefetto |
La notizia del decesso arrivò nel pomeriggio |
Nel vuoto giallo di un nuovo chiacchiericcio |
Gli impiegati del partito andavano alla schiera |
Con le gobbe ripiegate nella giusta maniera |
La sua bara fu un leggio di frassino e betulla |
E un discorso che diceva tutto e non diceva nulla |
E davanti alle domande di una giornalista bella e bruna |
Fece finta di non avere mai avuto paura |
Fece finta di non avere mai amato nessuna |
Il giorno seguente si presentò al lavoro |
Con gli occhi vuoti e il raffreddore |
Ed era deceduto solo da poco |
Appena da dieci o dodici ore |
Ma i segni della morte erano evidenti |
E aveva biglietti della lotteria al posto dei denti |
Fichi d’india al posto delle orecchie |
Bacchette al posto delle mani |
E al posto dei cani un branco inamidato di esseri umani |
E quando gli dissero che l’economia era malata |
E che la fame era la migliore cura |
Fece finta di non avere mai avuto paura |
Fece finta di non avere mai amato nessuna |
Una settimana appena dopo il suo funerale |
Aveva la testa rigirata sulla schiena |
Ma trovò il modo di rimediare |
Chiamò il generale Panciapiena |
E ordinò i più feroci bombardamenti su tutti i suoi sogni passati |
In difesa del popolo e dei giorni seguenti |
A un anno dalla morte si vedevano solo le ossa |
Era sparito tutto, persino la puzza |
E guardava dall’alto della sua fossa la gente che manifestava nella piazza |
E scorse fra la folla la sua amata |
Con le lacrime in tempesta sopra il viso |
E quando vide che veniva calpestata |
Non si scompose, ma abbozzò un sorriso |
E fece finta di non avere mai avuto paura |
Fece finta di non avere mai amato |
Di non avere mai amato nessuna |
Amore mio come farò |
Quest’inverno che t’ha gelato il sangue ti lusinga |
Amore mio ti seppellirò |
Questa notte che m’ha coperto il volto ti contenta |