Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Osso di Seppia, artista - Alessandro Mannarino. Canzone dell'album Bar della rabbia, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.2008
Etichetta discografica: Leave
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Osso di Seppia |
Nato da una scatola in cartone |
Ha mosso i primi passi alla stazione |
Ha preso quattro calci e un po' di sole |
Fino alla mensa santa delle suore |
Il pomeriggio poi è stato visto |
In via Calvario insieme a un po’ro cristo |
Miracolava tutte le vecchiette |
Per un po' di vino rosso e sigarette |
La sera poi è sparito nella nebbia |
Lasciando una lacrima di ghiaccio |
Sopra ad una vecchia bibbia |
Dopo il concerto del primo maggio |
Osso di seppia vai non tornare |
C'è una città in fondo al mare |
Dove i diamanti non valgono niente |
E la doccia è automatica |
La pelle si lava da sola |
Basta fare sogni puliti |
E le donne sorridono tutte |
E i desideri, quelli più maschi, sono esauditi |
E se non era buono per la terra |
Che a strade dritte e campi di carbone |
Ha preso il mare verso la tempesta |
Salpando da uno scoglio alla stazione |
Seguito dai pirati della strada |
Nascose il tesoro in un isola pedonale |
Una borsetta con la scritta «prada» |
E un santino con due tette niente male |
Ha sfidato i mostri degli abissi |
Nel regno sotterraneo della metro |
E non gli hanno fatto male le mani dei teppisti |
Negli occhi di chi andava a San Pietro |
Una sera poi ha chiuso la sua giacca |
Al suono dei tacchi di signora |
Ha spento gli occhi e ha detto «'orca vacca,» |
«Mi sa che ho preso proprio una gran sola! |