
Data di rilascio: 13.12.2018
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Generale |
Generale dalla radiolina |
La sento urlare: «Ordine, disciplina» |
Ma lo sa che dove lei è seduto nessuno chiede aiuto |
E non c'è una sola mina |
I generali si lustrano le medaglie |
E c’hanno sangue freddo come rettili |
Ma sono io che striscio tra le sterpaglie |
E guardo da vicino come fischiano i proiettili |
E dietro la collina sapessi, fa così freddo che congeleresti |
E c'è una musica di colpi di fucile |
Urla di ragazzi e giorni andati persi |
Di vetri andati in pezzi |
Contadina, questo ballo tu non lo concederesti a me |
Che ho l’uniforme diversa dai tuoi fratelli |
Partiti già da un anno ma che non torneranno |
Diversa è la bandiera ed uguali sono i fardelli |
E quelli che ti dicono che t’odio che ne sanno |
Ma che ne sanno loro? |
E la cosa più tremenda della guerra |
È che è bella anche se muoiono a milioni |
Con i padri sette metri sotto terra |
E con i figli che ci fanno le canzoni |
Generale quanto tempo che è passato |
Ma quando ci ripenso ancora piango |
Ho ancora in bocca quel sapore di bruciato |
Ricordo amici con la faccia in giù nel fango |
E un treno che partiva pieno e che tornava vuoto |
La mattina tremo quando dormo poco |
Sogno un cielo nero da cui piove fuoco |
E un filo spinato che mi avvolge piano |
E mi blocca e mi lacera, mi entra in bocca, mi soffoca |
L’aria è tossica, come quando cadeva una bomba |
E aspettavo la prossima e la prossima, e la prossima, e la prossima |
E una contadina smorta aspetta alla porta come una bambina |
Il fratello partito di prima mattina diretto alla collina |
E dietro la collina gracchiava una radiolina |
In un giorno d’aprile |
Ma io già avevo gettato il fucile |
Già avevo gettato il fucile |