| Che vengano tutti da me, famigerata letargia
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| Conferire il flagello nero a tutti gli abomini
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| La luce rossa dell'odio risplende e trasforma le volte in cieli
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| Maledicendo dalla pozza delle mutilazioni, adoriamo la nascita di quegli eletti senz'anima
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| Arcangelo sofferente, sacramento della porta suicida
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| Benedici la prostituta concupisce il concetto divino e concreto di Satana
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| L'illuminazione delle ribellioni dove un tempo sorgeva la luce eterna del vuoto
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| E invoco tutti i redentori, il grande flagello delle rivelazioni
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| L'altare rivela il vescovo nero, pantomima oscena e grottesca
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| Tenendo il bambino morto con avidità, si alza e rivendica i diritti della carne
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| Ascolta i motociclisti feriti nelle tre serrature del cerchio
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| Io sono gli artigli della sporcizia, profetizzo il passato
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| Pregare per la misericordia, ricevere l'assurda carne prima della sua orribile fecondazione
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| E vengono tutti da me e le risposte risuonano nel nulla
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| Perché è arrivato il quinto inquisitore
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| Maree di gloria in decomposizione riappaiono dai resti della peste nera
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| E gli spiriti vuoti intrappolati nei ricordi carnali si ribellano
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| Caricature di angeli sorridono con disgusto sulle vetrate
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| Per offrire una comprensione grottesca a coloro che si sono riuniti
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| Qui provengono dalle cicatrici della guerra eterna perverse mihole ian'b
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| Dal morto ora vivo è rotto il settimo seggio
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| In estasi, la sua pelle diventa la chiave per il pozzo senza fondo
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| La morte arriva sempre troppo tardi per coloro che soffrono
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| Gli angeli della malattia soffiano in ciascuna delle corna
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| Innalzare il culto degli abomini del mare letto
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| Alzare il giudice, bere le fiale della rivelazione
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| Il vino della prostituzione puzza la sporcizia che ci avvolge
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| Seguito da Re Abaddon distruggerò il libro aperto
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| E abbatti la voce del potente
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| Come tutti coloro che ammirano le mie arti, il flagello seguirà l'agnello con due corna
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| E imposta il mio nome sull'adorazione totale ascoltando le parole pronunciate dalle mie icone
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| Bevono dalla ferita mai sanata sulla più pura delle mie teste |