Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Liberami dal male, artista - Axos.
Data di rilascio: 30.12.2016
Limiti di età: 18+
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Liberami dal male |
Organizzare giorno per giorno il proprio suicidio è pazzia |
Eppure lo fai anche tu, eppure lo fanno tutti |
Lo stile è potenza isolatrice |
Perdere il senno, giustificarsi una vita e non perdonarsi mai |
Siamo l’ultima speranza di noi stessi |
Un giorno capirai che non avere niente |
È la parte più bella dell’avere tutto |
Quel giorno ti bacerai la mano e ti sorriderai allo specchio |
Ti ringrazierai di cuore e poi ti tradirai |
Ogni atto di volontà è un atto magico |
Ricorda, quel giorno sarà il primo ed unico giorno in cui avrai potere su te |
stesso |
Sarà il giorno in cui capirai |
Che è sempre stata solo colpa tua |
O con me o contro |
O mi dai il corpo o mi dai il Cointreau |
La mia vita è un corto di Cocteau |
Piramidale, anima da copto o da condor |
La fama sale, ho dato un flow da Compton d’acconto |
I sacchetti della spesa hanno i buchi |
In stanza ho Boogeyman che balla il bughi bughi sui cubi |
Sono cresciuto con Snoopy e drughi |
Non Snooki e Ruby |
Dove non suchi sudi, occhio tu su chi sputi |
Il malocchio va su chi scudi (Ah) |
Vivo solo con me stesso e le mie Winston |
Mefisto, rimo solo con me stesso come Cristo |
È nei miei salmi che ho tradotto il senso stesso del già visto |
I miei fantasmi mi hanno tolto il senno e mi hanno scritto il disco |
Il mio pregare suona comico |
Voglio fumare e diventare subatomico |
Sono nato suicida col cordone intorno al collo, bro |
Per la mia fine conto sulla corda o sull’aconito (Ah) |
Definiamo lei: mi ha detto t’amo e adesso detoniamo |
Salve regina e gloria patri i canti che intoniamo |
Aspetta che torniamo |
Scrivo il De cultu feminarum come Tertulliano |
Non ci ammazzerà la strada ma il lusso |
Non ci ammazzerà la strada ma il lusso |
Faccio sei metri ad ogni passo, Vatusso |
Siamo il male che non vedi tra la Lambo e il Lambrusco |
Siedo sul trono, Costello |
Le vengo addosso, costello |
La odio così tanto che non la capisco |
E quando la tradisco non ho il cazzo, ho un coltello |
Cola colpendolo quel corpo mentre conto coltellate col pendolo |
Una puta mi svuotava da dentro, ora perdo |
Un po' della mia muta ad ogni busta che vendo |
La linea si assottiglia, tarami il cuore in miglia (Eh, dai) |
Imparo addosso cosa insegnerò a mia figlia |
E solo quando rompe i giochi mi accorgo che mi assomiglia |