Testi C'eravamo tanto sbagliati - Lo Stato Sociale

C'eravamo tanto sbagliati - Lo Stato Sociale
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone C'eravamo tanto sbagliati, artista - Lo Stato Sociale. Canzone dell'album Primati, nel genere Поп
Data di rilascio: 08.02.2018
Etichetta discografica: Garrincha Dischi
Linguaggio delle canzoni: Italiano

C'eravamo tanto sbagliati

Fanculo a chi non ha mai colpa
A chi ha una scusa per tutto
A chi si è fatto da solo
A chi cerca pubblicità
A chi parla bene per moda e pensa male per moda
A chi si innamora solo per secondo
A chi va sempre di corsa e non è ancora arrivato da nessuna parte
Ai conformisti da cortile, ai professori di vita
A chi lo dicono i numeri
A chi la crisi è passata
A chi sogna piccolo e si vive come un grande
A chi non crede alle favole ma ti fa sempre una morale
A chi non alza mai la testa se non per annuire
A chi lo vuole il mercato
A chi lo chiede l’Europa
A chi dice all’estero è tutto meglio e lo trovi sempre qui a lamentarsi
A chi non vota mai e ti da sempre un voto
A chi giudica e non viene mai giudicato
A chi rompe i coglioni e non li mette mai sul piatto
A chi odia il successo e non vuole nient’altro davvero
A chi pensa di dover educare la gente perché la gente gli fa schifo
E questa cosa lo fa sentire bene e soprattutto tra tutta la gente distaccato e
superiore
A chi non gioca per davvero
A chi non sa farsi male
A chi non cala le sue carte
A chi trucca la partita
Fanculo a chi non ha iniziato niente
E a te dice che è finita
Lalalala lalalala
Fanculo a chi non sbaglia le amicizie
A chi si fida se lo dice la tv
A chi gode solo lui
A chi soffre solo lui
Ma poi non vuole morire solo
A chi crede di conoscerti se ascolta una canzone
A chi per ogni stronzata ti chiede di scrivere una canzone
A chi in pubbblico ti insulta e in privato vuole sapere quanto scopi
A chi muore di tempo libero e a chi conta le ore
A chi le ha viste tutte e deve raccontartele assolutamente
A chi vuole scherzare su tutti e si prende sempre sul serio
A chi è per la democrazia del televoto e la rivoluzione del digitale
La libertà di pagare a rate e tutti i tuoi piccoli diritti da schiavo
A chi te lo dice da regista, musicista, attore, artista
Te lo dice e intanto se lo dice da solo
A chi non sta né a destra né a sinstra
Che se fosse su una strada finirebbe investito
A chi le cose le fa di mestiere in attesa che qualcuno lo paghi
E dice che tu le fai per l’anima del cazzo e hai pure la colpa che ti pagano
A chi non conosce i chilometri, le facce sfatte, gli alberghi sporchi,
i sogni mancati, i treni persi, le ore vuote
A chi non sceglie mai, a chi non rischia mai, a chi non sbaglia mai,
a chi non brucia mai, a chi non muore mai
A chi non si perde mai
A chi non ha mai davvero paura
A chi è come sarei diventato io se per un po' di paura in meno avessi scelto di
non rischiare mai
Fanculo a chi non si lascia cadere
Lalalala lalala
A chi ti chiede una firma che tanto è una formalità
A chi non è mai stato lungimirante e ti dice di guardare lontano
A chi si rifa il sorriso e vince le elezioni
A chi somiglia alla parte di me che odio e non se ne va
A chi va tutto bene, sempre tutto bene, sempre solo bene, fanculo
Lalala lalala

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