Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Dafne sa contare, artista - Murubutu
Data di rilascio: 13.10.2016
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Dafne sa contare |
Dafne! |
E senza più sorriso con gli occhi ocra e zaffiro |
Come i fiori di lino sul terrazzo al mattino |
Bacia il vento sul viso |
Che le porta in dono aroma di alloro e di elicriso |
La madre assorta mentre ascolta il marito |
Venuti da tempo dal paese nativo |
Ne conservano ancora un legame tribale |
Una morale sociale oltre il concetto di via |
Dafne è cresciuta e sogna il mondo perché sa che è un quadro |
Vuole dipingerlo qua a mano e con colori a caso |
Il piccolo seno sotto il nero del raso |
Si è gonfiato come il grano seminato a Gennaio |
A tredici anni il mondo è grande e pulsa al suo respiro |
E fra coetanee guarda le altre taglie ed un sospiro |
Il ruolo di figli ed un sogno sincero |
I suoi cavalli di Frisia sul fronte dell’Esia |
E quando rise, e quando finse, e quando lo decise |
E quando disse «Sto destino non avrà mai fine» |
E quando spinse, quando disse, quando se lo ammise |
Aveva gli occhi più tristi del mondo che ho |
Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea |
Volata via, come un’idea |
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel |
E il vento sa cantare |
E ci può raccontare |
Le mille storie amare, come, dove e perché |
Quando |
Come le disse il padre |
«Tu non potrai scappare» |
Però potrò contare: uno, due, tre, quattro |
«Dafne sei grande» dice il padre «il tuo destino è scritto» |
Come tua madre e tante altre onorerai un diktat |
La tradizione, il rispetto e il giudizio |
Sposerai qua un paesano più vecchio e più ricco" |
Voleva dirgli «Sai papà, non siamo tutti uguali |
Andremmo interpretati in molti modi come i quadri |
Andremmo interpellati in molti casi più degli avi |
Io mi rifiuto, sappi, non siamo tutti schiavi!» |
E intanto piove fuori e il vento suona i frassini |
E il padre appoggia le parole come massi, sì |
Che cadono dove, no, non fanno rumore |
Ma è una mole che si accumula a tumularle il cuore |
Lei conta i mesi e ha promesso una cosa ora |
Che più che una figlia è una promessa sposa |
Poi il vento dimora dentro un cielo che tuona |
E se cede adesso ha perso, sa che ha una scelta sola |
Ferma là in alto Dafne guarda quale volto ha il mondo |
Ora che sente il vento il volto e vede lo strapiombo |
Le basterebbe abbandonarsi e non pensare molto |
Non senti il vuoto sotto, se hai tutto il vuoto attorno |
Sale in terrazzo, guarda giù in basso |
Muove di un passo, Dafne non guarda |
Dafne sa contare, conta: due, tre, quattro |
Dafne non c'è più, si è trasformata in aria |
E quando rise, e quando finse, e quando lo decise |
E quando disse «Sto destino non avrà mai fine» |
E quando spinse, quando disse, quando se lo ammise |
Aveva gli occhi più tristi del mondo che ho |
Piccola dea, piccola schiuma sull’alta marea |
Volata via, come un’idea |
Piccola foglia portata dal vento sul fondo del ciel |
E il vento sa cantare |
E ci può raccontare |
Le mille storie amare, come, dove e perché |
Quando |
Come le disse il padre |
«Tu non potrai scappare» |
Però potrò contare: uno, due, tre, quattro |