| I raccolti che cadono dalla terra al soffitto
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| Queste piccole braccia e il ventre bianco
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| E un carro enorme
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| I pastelli a cera illuminati
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| Le nostre menti rinchiuse in una fogna oscura
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| Ognuno trova meno di prima
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| Ciascuno contando le calde conclusioni
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| Dei sei pulsanti del sex appeal
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| Sapendo benissimo che il ghiaccio si rompe quando si alza il fumo
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| Risucchiato in un tutto
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| Il karma sempre fluttuante del cane cieco fritto della strada
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| Il nostro scopo per l'unico e solo
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| La forma verde mangia i gamberetti impanati dalla testa piccola
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| Consentire diverse mani di lecca lecca improvvisata
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| Su un feltro coperto di lecca-lecca
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| Tremava di paura per i fulmini
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| Cadendo più volte nel posto sbagliato
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| Assorbendo alla cieca le ali della nostra depressione
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| Galleggiano su colonne lucide di alghe primula verde grigio
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| Il pistone si risveglia con un piccolo fuoco dentro di sé
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| Forzare la parte indesiderata della sua mente in minuscole frazioni
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| Ciascuno piegato con le forbici di cocco
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| Tutti i contenuti, ma in qualche modo familiari alle mamme ovunque
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| Sono passati giorni ormai da quando i miei sogni d'infanzia sono stati realizzati
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| Con canyon di cristallo e miti dell'opera —
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| Le sue mille gambe gocciolano olio come pioggia
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| Sopra tutta la malta colorata di quando
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| Questa splendida coscia riposa sotto il suo gomito
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| Mi ricorda la panna rappresa
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| Tutto insanguinato dal succo di tabacco alla fragola
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| Alone duro di cuscineria di polistirolo
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| Il latte delle madri che cuoce nel petto di seta blu paisley
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| Come una mente in travaglio
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| Far scoppiare le acque dell'aldilà
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| Inzuppato nel fiume caldo e caldo
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| Contenendo tutto e niente |