Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Raptus (La dimora Inaccessa), artista - Quintorigo. Canzone dell'album In Cattività, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.2002
Etichetta discografica: Universal Music Italia
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Raptus (La dimora Inaccessa) |
CHI SEI?!? |
L’interrogativo echeggia in ogni corridoio, in ogni angolo del condominio |
E ci fa trasalire, rinvenire, bisogna intervenire |
VOGLIO SAPERE CHI SEI! |
Vaneggia sconvolto il professore, è una tragedia |
Si teme il peggio e solo adesso il gregge disordinato degli inquilini scheggia |
Si precipita sugli scalini |
«Mai in tutti questi anni è avvenuto un episodio tanto sconveniente |
E inopportuno, mai nessuno aveva avuto un simile comportamento scellerato |
Mai nessuno aveva osato importunare il signore di quell’appartamento |
Io non me la sento» |
Continuerò il racconto, ma lassù non vengo (uh, no, non vengo) |
E mentre salgono, al tumulto si aggiungono profondi tonfi di grancassa: |
Provengono dall’alto, all’ultimo piano, il professore |
Tenta di scassinare con l’estintore la porta del signore inesistente |
E profanare irrimediabilmente la dimora finora inaccessa |
Forse anche dal residente stesso |
E' un attimo, è un attimo… forse ancora possono fermare il professore |
E' un attimo, un intervallo infinitesimo, ma in quell’attimo forse |
Esitano un poco, è un attimo, un sogno tanto atteso, è un attimo |
Un intervallo immenso, di fatto pensano: |
«E' lui a commettere il misfatto», tante domande in un solo istante; |
E come affrontare la vita restante senza il dubbio di quella presenza |
Senza quella dimensione a sé stante che rende sì l’anima pesante |
Ma che riverbera l’immaginazione…è un attimo |
Ma in quell’attimo il professore sfonda le distanze |
Ed eccoci negli immaginifici spazi cosmici dai limiti postici della ragione |
senza appigli, insomma dentro l’appartamento del signore inesistente |
Ora la porta è aperta: no, non c'è nessuno, comunque nessuno non c'è |
Non è questo il punto. |
La scoperta, ancor prima dello sconcerto |
Suscita un piccolo disagio reciproco, d’istinto si sentono violati nell’intimo |
Alcuni pensano «Scusate il disordine…» |
Ognuno di loro giura di riconoscere le proprie mura, lì rivede casa sua |
Everybody knows it, come on come on |
Everybody knows it, but they hear some noises, come on come on |
Everybody knows it, come on come on |
Everybody knows it, but they hear some noises, come on come on, come on come on, |
come on come on… |
(Grazie a Mik per questo testo) |