Testi di Progression of Suffering - Relics Of Humanity

Progression of Suffering - Relics Of Humanity
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Progression of Suffering, artista - Relics Of Humanity. Canzone dell'album Decade Ov Desacralization, nel genere
Data di rilascio: 25.01.2018
Etichetta discografica: Gore House
Linguaggio delle canzoni: inglese

Progression of Suffering

(originale)
Forgetful he is like a newborn
Among the soulless wasteland
Illuminated by crimson glow
The cursed land amid the spikes of mountains
That lures with tears of thousands,
That tempts with billion moans!
And driven by the only miserable wish
The mindless fool runs to it
His thirst desiring to slake
The gates appear in his sight invitingly open!
That place awaits!
As groan that sounds like melting soul
Has reached his ear
The terror turned him back
But the wind that once was fair
Tore off his skin and cut his eyes with sand
There he knew that there was no return
So he entered the gates and trod on the ground
There was no soil under his feet but human flesh
There were no trees but piles of dead
Where souls are perennially wither
And shadows are devouring their guts
The vagrant burst out running
And fear led him to the bank
He yelled «this is salvation!»
He fell to knees and drank
But fiery the river were
He sprayed his throat with flames
The thirst that was can’t be compared
To that which him awaits
(traduzione)
Smemorato, è come un neonato
Tra la landa desolata senz'anima
Illuminato da bagliore cremisi
La terra maledetta tra le punte delle montagne
Che attira con lacrime di migliaia,
Che tenta con miliardi di gemiti!
E guidato dall'unico miserabile desiderio
Lo sciocco senza cervello corre verso di esso
La sua sete che desiderava spegnere
I cancelli appaiono alla sua vista aperti in modo invitante!
Quel posto aspetta!
Come un gemito che suona come un'anima che si scioglie
Ha raggiunto il suo orecchio
Il terrore lo fece tornare indietro
Ma il vento che una volta era giusto
Gli strappò la pelle e gli tagliò gli occhi con la sabbia
Lì sapeva che non c'era ritorno
Così entrò dai cancelli e calpestò la terra
Non c'era terra sotto i suoi piedi ma carne umana
Non c'erano alberi ma mucchi di morti
Dove le anime appassiscono perennemente
E le ombre stanno divorando le loro viscere
Il vagabondo si mise a correre
E la paura lo ha portato in banca
Gridò «questa è la salvezza!»
Cadde in ginocchio e bevve
Ma il fiume infuocato era
Si è spruzzato la gola di fiamme
La sete che era non può essere paragonata
A ciò che lui attende
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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NomeAnno
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