
Data di rilascio: 22.06.2015
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Agapito Malteni il ferroviere |
Agapito Malteni era un ferroviere |
viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere |
buona educazione di spirito cristiano |
ed un locomotore sotto mano. |
Di buona famiglia giovane e sposato |
negli occhi si leggeva: molto complessato |
faceva quel mestiere forse per l’amore |
di viaggiare sul locomotore. |
Seppure complessato il cuore gli piangeva |
quando la sua gente andarsene vedeva |
perché la gente scappa ancora non capiva. |
Dall’alto della sua locomotiva |
La gente che abbandona spesso il suo paesello |
lasciando la sua falce in cambio di un martello |
ricorda nei suoi occhi nel suo cuore errante |
il misero guadagno di un bracciante. |
Una tarda sera partì da Torre a Mare |
doveva andare a Roma e dopo ritornare |
pensò di non partire o pure senza fretta |
di lasciare il treno a Barletta. |
Svelò il suo grande piano all’altro macchinista |
buono come lui ma meno utopista |
parlò delle città di genti emigrate |
a Gorgonzola oppure a Vimercate. |
E l’altro macchinista capì il suo compagno |
felice e soddisfatto del proprio guadagno |
e con le parole cercava di calmarlo |
fu una mano ad addormentarlo. |