Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Postumia, artista - The Zen Circus.
Data di rilascio: 06.02.2019
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Postumia |
Due e ventisei del mattino, metà febbraio |
Ci tengo ad essere preciso sempre nell’orario |
Uscito dal lavoro da pochi minuti |
Giusto in tempo per raccogliere i sopravvissuti |
Che dalla nebbia affiorano come fantasmi |
E con le palle in mano affilano le armi |
E ci guardiamo in faccia sempre raramente |
Perché il risultato è spesso deludente |
Che certe notti qui si fa un po' di cagnara |
Cantava quello che da Mario non ci lavorava |
Che certe notti qui io rischio seriamente |
Che poi la notte dopo sia nullatenente |
In piazza c'è casino, senza una ragione |
Un pugno di ragazze e qualche marpione |
E tutti a farsi belli perché a quest’ora |
Finire a scopare è l’unica chimera |
Ed i trentenni vestono come i ventenni |
Ed i ventenni spacciano ai trentenni |
E le trentenni scopano coi diciottenni |
E i quarantenni sognano le quindicenni |
Ed i baristi litigano coi rumeni |
Ehi tu! |
Vieni a vedere che bello che è |
Nonno, questo è il paese che hai fatto te |
Poi ci vediamo tutti quanti in via Postumia |
Con la testa bassa ed una coca cola |
Che io lavoro giusto per tenermi in vita |
Sai cosa me ne frega dell’Europa unita |
Del sette e quaranta, la differenziata |
Alzate l’IMU, tanto io non avrò mai una casa |
Neanche trent’anni e come quasi tutti quanti |
Il futuro me lo bevo per non pensarci |
E i perdenti vestono come i vincenti |
Ed i vincenti in fondo sono dei perdenti |
E le coppie escono con altre coppie |
E gli studenti affittano delle altre doppie |
E mia madre canta alla televisione |
Ehi tu! |
Vieni a vedere che bello che è |
Nonno, è questo il futuro che sognavi te |