Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, artista - Fabrizio De André. Canzone dell'album Prima di Faber, nel genere Музыка мира
Data di rilascio: 22.05.2017
Etichetta discografica: Ermitage
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers |
Re Carlo tornava dalla guerra |
Lo accoglie la sua terra |
Cingendolo d’allor |
Al sol della calda primavera |
Lampeggia l’armatura |
Del sire vincitor |
Il sangue del principe del Moro |
Arrossano il ciniero |
D’identico color |
Ma più che del corpo le ferite |
Da Carlo son sentite |
Le bramosie d’amor |
«se ansia di gloria e sete d’onore |
Spegne la guerra al vincitore |
Non ti concede un momento per fare all’amore |
Chi poi impone alla sposa soave di castità |
La cintura in me grave |
In battaglia può correre il rischio di perder la chiave" |
Così si lamenta il Re cristiano |
S’inchina intorno il grano |
Gli son corona i fior |
Lo specchi di chiara fontanella |
Riflette fiero in sella |
Dei Mori il vincitor |
Quand’ecco nell’acqua si compone |
Mirabile visione |
Il simbolo d’amor |
Nel folto di lunghe trecce bionde |
Il seno si confonde |
Ignudo in pieno sol |
«Mai non fu vista cosa più bella |
Mai io non colsi siffatta pulzella» |
Disse Re Carlo scendendo veloce di sella |
«De' cavaliere non v’accostate |
Già d’altri è gaudio quel che cercate |
Ad altra più facile fonte la sete calmate» |
Sorpreso da un dire sì deciso |
Sentendosi deriso |
Re Carlo s’arrestò |
Ma più dell’onor poté il digiuno |
Fremente l’elmo bruno |
Il sire si levò |
Codesta era l’arma sua segreta |
Da Carlo spesso usata |
In gran difficoltà |
Alla donna apparve un gran nasone |
E un volto da caprone |
Ma era sua maestà |
«Se voi non foste il mio sovrano» |
Carlo si sfila il pesante spadone |
«non celerei il disio di fuggirvi lontano |
Ma poiché siete il mio signore" |
Carlo si toglie l’intero gabbione |
«debbo concedermi spoglia ad ogni pudore» |
Cavaliere egli era assai valente |
Ed anche in quel frangente |
D’onor si ricoprì |
E giunto alla fin della tenzone |
Incerto sull’arcione |
Tentò di risalir |
Veloce lo arpiona la pulzella |
Repente la parcella |
Presenta al suo signor |
«Beh proprio perché voi siete il sire |
Fan cinquemila lire |
È un prezzo di favor» |
«E' mai possibile o porco di un cane |
Che le avventure in codesto reame |
Debban risolversi tutte con grandi puttane |
Anche sul prezzo c'è poi da ridire |
Ben mi ricordo che pria di partire |
V’eran tariffe inferiori alle tremila lire" |
Ciò detto agì da gran cialtrone |
Con balzo da leone |
In sella si lanciò |
Frustando il cavallo come un ciuco |
Fra i glicini e il sambuco |
Il Re si dileguò |
Re Carlo tornava dalla guerra |
Lo accoglie la sua terra |
Cingendolo d’allor |
Al sol della calda primavera |
Lampeggia l’armatura |
Del sire vincitor |