Testi di El Cuervo - Los Carniceros del norte

El Cuervo - Los Carniceros del norte
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone El Cuervo, artista - Los Carniceros del norte.
Data di rilascio: 04.11.2016
Limiti di età: 18+
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

El Cuervo

(originale)
Recuerdo claramente
que era en el negro Diciembre,
mientras cabeceaba soñoliento
de repente algo sonó,
como un rumor de alguien llamando
suavemente a la puerta de mi habitación,
cada chispazo de los truenos
hacía danzar en el suelo su espectro.
Ardientemente deseaba la aurora
buscando una distracción
para mi tristeza por su pérdida,
la rara y radiante joven
a la que los ángeles llaman Leonor,
para quien aquí…
nunca más habrá nombre.
Nunca más
podré volver a confiar en nadie.
Nunca más
daré la espalda a la vida y a la muerte.
Lengua de buitre,
sangre de gusanos,
cabellos de cadáver.
Devuélveme a mi ser,
hígado de conejo, jalea de araña.
Muero por liberar el alma atormentada de Leonor.
Como cuervo volaré siempre hacia tí querida soledad.
Nunca más volveré a tu acogedora cloaca.
Nunca más admiraré tu falta de escrúpulos.
Ahora dime mi más hermosa y preciada víbora.
Dónde lloran los cuervos en las frías noches de Diciembre.
Muero por liberar el alma atormentada de Leonor.
Como cuervo volaré siempre hacia tí querida soledad.
Y en el incierto crujir de la seda me estremecía,
me llenaba de fantásticos temores nunca sentidos,
que aunque a fin de calmar los latidos de mi corazón,
me embelesaba repitiendo:
Esa ave es alguien que viene a visitarme
y llama a la puerta de mi habitación
Un visitante que quiere entrar
y llama a la puerta de mi habitación.
Sólo eso, nada más.
Y dijo el Cuervo: Nunca más
(traduzione)
ricorda chiaramente
era nel nero dicembre,
mentre annuisce assonnato
all'improvviso qualcosa suonò,
come una voce di qualcuno che chiama
dolcemente alla porta della mia stanza,
ogni scintilla di tuono
Ha fatto ballare il suo fantasma per terra.
Desideravo ardentemente l'alba
in cerca di una distrazione
con mia tristezza per la tua perdita,
i giovani rari e radiosi
che gli angeli chiamano Eleonora,
per chi qui...
non ci sarà mai un nome.
Mai più
Non potrò più fidarmi di nessuno.
Mai più
Volterò le spalle alla vita e alla morte.
lingua di avvoltoio,
sangue di vermi,
capelli di cadavere.
Ridammi il mio essere,
fegato di coniglio, gelatina di ragno.
Muoio dalla voglia di liberare l'anima tormentata di Leonor.
Come un corvo volerò sempre verso di te cara solitudine.
Non tornerò mai più nella tua accogliente fogna.
Non ammirerò mai più la tua mancanza di scrupoli.
Ora dimmi la mia vipera più bella e preziosa.
Dove piangono i corvi nelle fredde notti di dicembre.
Muoio dalla voglia di liberare l'anima tormentata di Leonor.
Come un corvo volerò sempre verso di te cara solitudine.
E nel fruscio incerto della seta ho rabbrividito,
Ero pieno di paure fantastiche mai provate,
che sebbene per calmare il battito del mio cuore,
Mi ha incantato ripetendo:
Quell'uccello è qualcuno che viene a trovarmi
e bussare alla porta della mia stanza
Un visitatore che vuole entrare
e bussare alla porta della mia stanza.
Solo questo, niente di più.
E il Corvo disse: Mai più
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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Testi dell'artista: Los Carniceros del norte