Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone La Guerra Di Piero, artista - Modena City Ramblers. Canzone dell'album Appunti Partigiani, nel genere Фолк-рок
Data di rilascio: 31.03.2005
Etichetta discografica: Modena City Ramblers
Linguaggio delle canzoni: Italiano
La Guerra Di Piero |
Dormi sepolto in un campo di grano |
non è la rosa non è il tulipano |
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi, |
ma sono mille papaveri rossi. |
Lungo le sponde del mio torrente |
voglio che scendano i lucci argentati |
non più i cadaveri dei soldati |
portati in braccio dalla corrente. |
Così dicevi ed era d’inverno |
e come gli altri verso l’inferno |
te ne vai triste come chi deve |
il vento ti sputa in faccia la neve. |
Fermati Piero, fermati adesso, |
lascia che il vento ti passi un po' addosso, |
dei morti in battaglia ti porti la voce, |
chi diede la vita ebbe in cambio una croce. |
Ma tu non lo udisti e il tempo passava, |
con le stagioni a passo di giada |
ed arrivasti a varcar la frontiera |
in un bel giorno di primavera. |
E mentre marciavi con l’anima in spalle |
vedesti un uomo in fondo alla valle, |
che aveva il tuo stesso identico umore, |
ma la divisa di un altro colore. |
Sparagli Piero, sparagli ora |
e dopo un colpo sparagli ancora, |
fino a che tu non lo vedrai esangue |
cadere in terra, coprire il suo sangue. |
E se gli spari in fronte o nel cuore |
soltanto il tempo avrà per morire, |
ma il tempo a me resterà per vedere, |
vedere gli occhi di un uomo che muore. |
E mentre gli usi questa premura, |
quello si volta ti vede, ha paura |
ed imbracciata l’artiglieria |
non ti ricambia la cortesia. |
Cadesti a terra senza un lamento |
e ti accorgesti in un solo momento |
che il tempo non ti sarebbe bastato |
a chiedere perdono per ogni peccato. |
Cadesti a terra senza un lamento |
e ti accorgesti in un solo momento |
che la tua vita finiva quel giorno |
e non ci sarebbe stato ritorno. |
Ninetta mia crepare di maggio |
ci vuole tanto, troppo coraggio. |
Ninetta bella dritto all’inferno |
avrei preferito andarci d’inverno. |
E mentre il grano ti stava a sentire, |
dentro le mani stringevi il fucile, |
dentro la bocca stringevi parole |
troppo gelate per sciogliersi al sole. |
Dormi sepolto in un campo di grano, |
non è la rosa non è il tulipano |
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi, |
ma sono mille papaveri rossi. |