Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Sassofrasso, artista - Nomadi. Canzone dell'album La Settima Onda, nel genere Поп
Data di rilascio: 03.05.1994
Etichetta discografica: CGD East West
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Sassofrasso |
Disceso nella gola, fra gli scogli dell’anfratto |
Lucida le sue rive il Sassofrasso |
Gioca con la sabbia fra le dita dei bambini |
Ossigena le polle dei girini |
Ti parla, mentre passa, di sentieri di montagna |
Quasi che venisse dalla cuccagna |
Ma il gioco di colori della vecchia tintoria |
Che sciacqua le coscienze, anche la mia |
Si mescola ai liquami della fogna di Montese |
Insieme a quelli del macello del paese |
È già un po' meno pura l’acqua che va giù in pianura |
Il corso della schiuma non è chiaro |
Se ti senti niente, quando ti pensi vuoto |
Prigioniero dei ricordi a poco a poco |
Forse è il tuo rifiuto di entrare nella strada |
Che ti ha fatto perdere la squadra |
Ma il ricordo di lezioni fatte al tocco di campana |
Da ragazzi in una pieve di montagna |
Forse aiuta il lungo corso a ritrovar sé stesso |
A decantar la fanga del progresso |
Non la si può bere, però puoi farci il bagno |
Il volto di quest’acqua è ancora umano |
Rimuovi i tuoi ricordi, come i sogni che hai già fatto |
Mentre la ceramica si beve il Sassofrasso |
E il ruscello che cantava puro dentro al suo bacile |
Sputa piombo, arsenico e metile |
Il cambio di canzoni più non suona la campana |
Quest’acqua adesso è malsana |
Se ti senti niente, quando ti pensi vuoto |
Prigioniero dei ricordi a poco a poco |
Forse è il tuo rifiuto di entrare nella strada |
Che ti ha fatto perdere la squadra |
Però nella sua loggia, saltellando contro il masso |
Ancora scende, ancora il Sassofrasso |
Ma se sei privo di ogni squadra, allora prendi la strada |
Che ti porta in alto, magari su in contrada |
Il fango dell’inverno copre i segni dei gerani |
Ieri impegna l’oggi nel domani |
L’importante è l’individuo, l’importante è la persona |
Che trasforma dentro al tempo la sua zona |
Il fango dell’inverno copre i segni dei gerani |
Ieri impegna l’oggi nel domani |