Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Canzonenoznac, artista - Roberto Vecchioni. Canzone dell'album Ipertensione, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.1974
Etichetta discografica: Universal Music Italia
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Canzonenoznac |
Il leader della parte scura |
Dietro una barba quasi nera |
Diceva cose alla sua gente |
A voce bassa come sempre; |
E ricordava cose antiche |
Proibite ma pur sempre vive |
Come il martini con le olive |
Dal millenovecentottanta |
Anno di grazia e d’alleanza |
Felice e immobile la gente |
Viveva solo del presente; |
Ma lui a quei pochi che riuniva |
Come una nenia ripeteva |
Quel suo programma che chiedeva |
Fosse permesso ricordare |
Fosse permesso ricordare |
Poi ricordò che era vietato |
Nel mondo nuovo anche il passato |
Il leader della parte chiara |
Con quella cicatrice amara |
Sul mento a forma di radice |
Gridava «Abbasso questa paace» |
Coi pochi giovani insultava |
La polizia che costringeva |
Soltanto ad essere felici: |
Ed abbatteva e rifaceva |
Palazzi d’arte e di cultura |
E delle bibite e del niente |
Sì, ma soltanto con la mente; |
E all’occorenza le prendeva |
davanti ai giudici abiurava |
Ma appena uscito risognava |
Fosse possibile cambiare |
Fosse possibile sperare |
Ma la speranza era un difetto |
Nel mondo ormai così perfetto |
E il leader con la cicatrice |
Credeva l’altro più felice |
E l’altro quello con la barba |
Di lui diceva «È pieno d’erba»; |
Si sospettavano a vicenda |
Di fare solamente scena |
D’essere schiavi del sistema |
E l’uno l’altro beffeggiava |
E l’altro l’uno ricambiava |
Pur descrivendo alla rinfusa |
Due volti di una stessa accusa: |
Che era impossibile cambiare |
Tornare indietro, andare avanti |
Avere voglia di sbagliare |
Come ad esempio ricordare |
Come ad esempio ricordare |
Questo ricordo era un difetto |
Nel mondo ormai così perfetto |
Né si poteva più cambiare |
Né si poteva più sperare |
Questa speranza era un difetto |
Nel mondo ormai così perfetto |
E il leader della parte chiara |
Pianse di rabbia quella sera |
Seduto sopra la sua vita |
Perduta come una partita; |
Ma il servofreno dentro il cuore |
Che scatta al minimo segnale |
Gli eliminò tutto il dolore |
E il leader della parte scura |
Contando i passi e la paura |
Si avvicinò alle parti estreme |
Dove correva un giorno il fiume |
Ricostruendo da un declivo |
L’ultima chiesa, un vecchio bivio |
L’acqua e l’amore che non c’era |
Si sentì stanco in quel momento |
Tolse la barba e sopra il mento |
Apparve a forma di radice |
Quella sua vecchia cicatrice |