Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Hotel Dei Giorni Immobili, artista - Roberto Vecchioni. Canzone dell'album The EMI Album Collection Vol. 2, nel genere Иностранная авторская песня
Data di rilascio: 31.12.2010
Etichetta discografica: EMI Music Italy
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Hotel Dei Giorni Immobili |
All’hotel dei giorni immobili |
Non brillano le stelle: |
Qualche volta s’intravede appena |
Il fondo della valle; |
C'è un odore di salsedine |
Ma il mare non si vede… |
Dai sentieri che ci arrivano |
Non ripartono più strade… |
All’hotel dei giorni immobili |
Da sempre c'è un soldato |
Ma la guerra non spiegò |
Se c’era morto o c’era nato; |
E se c’era nato o morto |
Non lo seppe mai il poeta |
Che perdeva il tempo a chiedersi |
Se un’entrata è anche un’uscita |
E una notte innominabile |
Ci transitò un mercante |
E vendeva tutto a tutti |
E tutti non avevan niente; |
E vendeva per non piangere |
Di non aver venduto |
E le lacrime bagnavano |
Sciupavano il broccato |
Han mandato un messaggero |
Forse arriva questa sera; |
Passsa i monti, passa il gelo |
Passa il tuono e la bufera; |
Passa il fuoco dell’inferno |
Con un foglio tra le mani; |
Han mandato un messaggero |
Forse arriverà domani |
All’hotel dei giorni immobili |
Ci venne anche un sovrano: |
Ordinò, salì con comodo |
Prese tutto il terzo piano: |
E ci venne un accademico |
Con un trucco madornale |
Ma nel buio s’illuminarono |
Solo gli angoli e le scale |
E una notte senza nuvole |
Si presentò un pensiero; |
E si cominciò a distinguere |
Buio falso e buio vero; |
E una notte con le nuvole |
Lì si smarrì un ricordo |
E si continuò a confondere |
L’apparenza di uno sguardo |
S'è perduto il messaggero |
S'è perduto sul confine |
Tra il principio delle cose |
E le cose della fine; |
S'è perduto il messaggero |
Col cavallo e con i cani |
Tutto è ritornato nero |
Dietro il grido dei gabbiani; |
S'è perduto il messaggero |
Con un foglio tra le mani: |
Non arriverà stasera |
Non arriverà domani |
All’hotel dei giorni immobili |
Nel sogno di una donna |
Tutto è chiaro, tutto è limpido |
La penombra non inganna; |
E bastò guardarla un’attimo |
Per leggerle nel cuore |
Che lei già sapeva tutto |
Prima ancora di sognare: |
E fu finalmente giorno |
Fu bambino e fu canzone |
E fu gioia del ritorno |
E fu «dormi», e fu persone; |
E fu finalmente cielo |
Con la luna e con le stelle |
E fu finalmente mare |
Con il vento e con le vele… |
E fu subito chitarra |
E fu abbraccio e fu ferita |
E fu «guardami!» |
e fu terra |
E fu vivere e fu vita; |
Così il giorno tornò giorno |
E la notte fu la notte; |
L’orizzonte all’orizzonte |
E le stelle in cielo, tutte |