Testi L'Ultimo Spettacolo - Roberto Vecchioni

L'Ultimo Spettacolo - Roberto Vecchioni
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone L'Ultimo Spettacolo, artista - Roberto Vecchioni. Canzone dell'album Samarcanda E Altri Successi, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.1997
Etichetta discografica: Universal Music Italia
Linguaggio delle canzoni: Italiano

L'Ultimo Spettacolo

Ascolta,
ti ricordi quando venne
la nave del fenicio a portar via
me con tutta la voglia di cantare
gli uomini, il mondo e farne poesia…
Con l’occhio azzurro io ti salutavo
con quello blu io già ti rimpiangevo
e l’albero tremava e vidi terra,
i Greci, i fuochi e l’infinita guerra…
Li vidi ad uno ad uno
mentre aprivano la mano
e mi mostravano la sorte
come a dire «Noi scegliamo,
non c'è un Dio che sia più forte»
E l’ombra nera che passò
ridendo ripeteva «no»…
Ascolta
ero partito per cantare
uomini grandi dietro grandi scudi
e ho visto uomini piccoli ammazzare
piccoli, goffi, disperati e nudi…
Laggiù conobbi pure un vecchio aedo
che si accecò per rimaner nel sogno
con l’occhio azzurro invece ho visto e vedo,
ma con l’occhio blu mi volto e ricordo…
Ma tu non mi parlavi
e le mie idee come ramarri
ritiravano la testa dentro il muro
quando è tardi
perché è freddo, perché è scuro
e mille solitudini
e buchi per nascondersi…
E ho visto fra le lampade un amore:
e lui che fece stendere sul letto
l’amico con due spade dentro il cuore,
e gli baciò piangendo il viso e il petto…
E son tornato per vederti andare
e mentre parti e mi saluti in fretta
fra tutte le parole che puoi dire
mi chiedi «Me la dai una sigaretta?»
Io di Muratti mi dispiace non ne ho
il marciapiede per Torino si lo so
ma un conto è stare a farti un po'
di compagnia altro aspettare che
il treno vada via perché t’aiuto
io ad andare non lo sai e questo a
chi si lascia non succede mai,
ma non ti ho mai considerata
roba mia io ho le mie favole,
e tu una storia tua.
Ma tu non mi parlavi
e le mie idee come ramarri
ritiravano la testa
dentro il muro quando è tardi
perché è freddo, perché è scuro…
e ancora solitudini
e buchi per nascondersi…
E non si è soli quando un altro ti ha lasciato
si è soli se qualcuno
non è mai venuto
però scendendo perdo i pezzi sulle scale
e chi ci passa su
non sa di farmi male
ma non venite a dirmi
adesso lascia stare
o che la lotta in fondo deve continuare,
perché se questa storia fosse una canzone
con una fine mia,
tu non andresti via.

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