Hasse: La conversione di Sant’Agostino: "Sì, solo a te mio dio" (Sant'Agostino)
Traduzione del testo della canzone Hasse: La conversione di Sant’Agostino: "Sì, solo a te mio dio" (Sant'Agostino) - Philippe Jaroussky, Иоганн Адольф Хассе
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Hasse: La conversione di Sant’Agostino: "Sì, solo a te mio dio" (Sant'Agostino) , di - Philippe Jaroussky. Canzone dall'album La vanità del mondo, nel genere Мировая классика Data di rilascio: 12.11.2020 Etichetta discografica: A Warner Classics, Erato release
Hasse: La conversione di Sant’Agostino: "Sì, solo a te mio dio" (Sant'Agostino)
(originale)
SANT’AGOSTINO
Sì, solo a te mio dio volger mi voglio ormai,
in te voglio sperar.
Vita migliore, fa, ch’io comincia alfin.
Rendimi quella felice libertà,
che fin’ ad ora disprezzai sconsigliato...
Ah non ancora.
Che dici anima rea?
Dunque ti spiace quel ben, che dei bramar?
Temi che troppo sollecito il tuo Dio,
voglia ritrarti da un così orrendo abisso?
Esser per sempre o misero, o felice
è in tua mano, e non scegli?
Ah!
troppo è amaro per sempre abbandonar ciò,
che parea l’unico, e sommo ben:
misera vita trarrò privo di voi dolci affetti del cor.
Ch’io v’abbandoni?
Ah no.
Ma del mio Dio lo sdegno non pavento?
Obblio l’amor?
M’offre il perdon, nol curo:
Tanto per me soffrì;
nulla vogl’io soffrir per lui?
Sì, non più dubbi;
io credo;
già convinta è quest’alma.
Della voce del ciel sentì lo sprone.
Oimè!
l’alma è convinta, e il cor s’oppone.
(traduzione)
SANT'AGOSTINO
Sì, solo a te mio dio volger mi voglio ormai,
in te voglio sperare.
Vita migliore, fa, ch'io comincia alfin.
Rendimi quella libertà felice,
che fin’ ad ora disprezzi sconsigliato...
Ah non ancora.
Che dici anima rea?
Dunque ti spiace quel ben, che dei bramar?
Temi che troppo sollecito il tuo Dio,
voglia ritrarti da un così orrendo abisso?
Esser per sempre o misero, o felice
è in tua mano, e non scegli?
Ah!
troppo è amaro per sempre abbandonare ciò,
che pare l'unico, e sommo ben:
misera vita trarrò privo di voi dolci affetti del cor.