Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Cirano, artista - Francesco Guccini. Canzone dell'album D'Amore Di Morte E Di Altre Sciocchezze, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.1995
Etichetta discografica: EMI Music Italy
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Cirano |
Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, |
io più non vi sopporto |
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi |
uccido quando voglio |
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, |
buffoni che campate di versi senza forza, avrete soldi e gloria, |
ma non avete scorza; |
godetevi il successo, godete finché dura, che il pubblico |
è ammaestrato e non vi fa paura. |
E andate chissà dove per non pagar le tasse, |
col ghigno e l’ignoranza dei primi della classe |
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che |
non sogna |
Gli orpelli? |
L’arrivismo? |
All’amo non abbocco e al fin della licenza io non |
perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco! |
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti, |
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni |
false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, |
buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo |
benedetto, assurdo bel paese |
Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, |
io amo essere odiato; |
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin |
della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco! |
Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz’ora da sempre |
mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi |
proibito il sogno di un amore; |
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho |
avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d' |
essere sempre solo |
Mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il |
grande amore esiste, amo senza peccato, amo, ma sono triste perché Rossana è |
bella, siamo così diversi, a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, |
le parlerò coi versi… |
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra |
vita; |
Se c'è, come voi dite, un Dio nell’infinito, guardatevi nel cuore, |
l' avete già tradito |
E voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo |
in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, |
lasciatemi le ali; |
Tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono |
giganti |
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non |
perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco! |
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada, ma in questa vita oggi non |
trovo più la strada |
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo, tu sola puoi salvarmi, |
tu sola e te lo scrivo: |
Dev’esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto dove non soffriremo e tutto |
sarà giusto |
Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un’ombra e tu, Rossana, |
il sole, ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo |
sotto la tua dimora perché oramai lo sento, non ho sofferto invano, |
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo… Cyrano |