Testi Fantoni Cesira - Francesco Guccini

Fantoni Cesira - Francesco Guccini
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Fantoni Cesira, artista - Francesco Guccini. Canzone dell'album Opera Buffa, nel genere
Data di rilascio: 31.12.2006
Etichetta discografica: EMI Music Italy
Linguaggio delle canzoni: Italiano

Fantoni Cesira

Si… si chiamava Fantoni Cesira, era la figlia d’un alcolizzato
Che non aveva mai in tasca una lira e per il vino avea tutto lasciato
Lavoro e casa, figlia e consorte, che non potendo scordar col bere
Perché era astemia, la sua triste sorte, si tirò un colpo nel '53
Povera giovane, rimasta orfana mentre suo padre si ubriacava
Trovò lavoro in una fabbrica e sul lavoro ogni tanto sognava
Sognava panfili, pellicce ed abiti, non più la fabbrica, ville e piscine
La dolce vita, il bel mondo dei principi, come le dive che vedeva al cine
Ma quel bel sogno sarebbe rimasto soltanto un sogno mai realizzato
Quando in paese, nel giorno del santo, un gran veglione fu organizzato
Ci furon musiche, canti e allegria, danze e coriandoli, spumante e suoni
Poi a mezzanotte una scelta giuria fece «miss tette» Cesira Fantoni
Le circondarono il petto e le spalle con nastri e fasce di seta scarlatte
Su cui era scritto con lettere d’oro «evviva sempre le mucche da latte»
Le regalarono trenta garofani, un «necessaire» similoro da viaggio
Quattro biglietti con sconto per cinema, cinque flaconi di shampoo in omaggio
La sera stessa a Fantoni Cesira si presentò, assai distinto, un signore
Disse: «Permette?
Il suo viso m’attira;
voglia scusarmi, sono un produttore…
Se lei permette, io l’accompagno, a far del cine c'è un gran guadagno»
Ma quella sera non certo del cine il produttore s’interessò
La brava giovane per far del cinema consentì a perdere la castità
Ma non per questo si perse d’animo: le rimaneva Cinecittà!
Lasciò il moroso, piantò il lavoro, comperò un «topless» per mostrare il seno
Fece mandare suo padre in ricovero e arrivò a Roma con il primo treno
Cento anticamere fece Cesira e visitò una decina di letti
Un onorevole che la manteneva le fece fare un romanzo a fumetti
Ebbe da amanti tre o quattro negri, due segretari, tre cardinali
Si spogliò nuda a fontana di Trevi e qualche sera batteva sui viali
La brava giovane campava bene, ma ormai sentiva il richiamo dell’arte
Qualunque cosa lei avrebbe donato sol per avere in un film una parte
Se ne andò a letto con tre produttori, studiò dizione, bel canto, regia
Mimica, scenica, recitazione e apparve nuda in un film di Golia
Si è sistemata Fantoni Cesira, fra letto e seno guadagna milioni:
Ha cominciato a studiar da signora e si fa chiamare Cesy Phantoni (col ph)
Si è messa stabile ed è l’amante di un produttore molto influente
Tre o quattro film le produrrà e un «premio Strega» glielo scriverà
Lui è già sposato, ma che cosa importano queste sciocchezze, se si hanno i
quattrini
Presto nel Messico si sposeranno, potranno fare tanti bambini
E la morale di questa storia al giorno d’oggi non è tanto strana:
Per aver soldi, la fama e la gloria bisogna essere un poco puttana!

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