Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone What Dust Is, artista - Kiran Leonard.
Data di rilascio: 30.09.2021
Linguaggio delle canzoni: inglese
What Dust Is(originale) |
They are together in a small brown bed |
One takes the other by the arm and asks what dust is |
The slow hum of moving traffic |
Outside, and the sun stretching in through a mirror-frame |
Gives pause to a silly question |
And the other sits up, looks beside them and laughs |
As light passes over their skin |
Through a line of patient motorists in their mists |
Their bodies are just like seashells |
And the trees on the street sound just like the sea |
And one just about spots, in the beams |
Floating in, the rough specks of the heavy day |
We are living at a distance |
The right-now coils in the glow and licks its fur |
And behind-it is unthreading |
Beyond the spotlights, the threads run, into the soil to wait for us |
It’s night now, the other is sleeping |
Couples leave restaurants, roll their cigarettes |
One is looking, hears but barely sees |
Is following something, that’s flowing underneath |
Now one shrieks and clasps at the dark |
And the land speaks |
The other wakes now, turns towards the commotion |
One is groping the ground, tracing an outline |
Through the thick silhouette of daylight |
Traced topographic airs |
Stream of old embers, now heading backwards |
To the roots of our years, then climbing— |
(traduzione) |
Sono insieme in un piccolo letto marrone |
Uno prende l'altro per il braccio e chiede cos'è la polvere |
Il lento ronzio del traffico in movimento |
Fuori, e il sole che si estende attraverso una cornice a specchio |
Mette in pausa una domanda stupida |
E l'altro si mette a sedere, li guarda accanto e ride |
Mentre la luce passa sulla loro pelle |
Attraverso una fila di automobilisti pazienti nelle loro nebbie |
I loro corpi sono proprio come conchiglie |
E gli alberi sulla strada suonano proprio come il mare |
E uno solo sui punti, tra i raggi |
Galleggiando dentro, i granelli ruvidi della giornata pesante |
Viviamo a lontananza |
La destra ora si avvolge nel bagliore e si lecca il pelo |
E dietro c'è lo srotolamento |
Oltre i riflettori, i fili corrono, nel terreno ad aspettarci |
Adesso è notte, l'altro dorme |
Le coppie lasciano i ristoranti, si tirano le sigarette |
Uno sta guardando, sente ma vede a malapena |
Segue qualcosa, che scorre sotto |
Ora uno strilla e si aggrappa al buio |
E la terra parla |
L'altro ora si sveglia, si volta verso il trambusto |
Uno è tastare il terreno, tracciando un contorno |
Attraverso la spessa sagoma della luce del giorno |
Arie topografiche tracciate |
Flusso di vecchie braci, ora diretto all'indietro |
Alle radici dei nostri anni, poi arrampicando... |