Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone La musa insolente, artista - Moder
Data di rilascio: 02.03.2020
Limiti di età: 18+
Linguaggio delle canzoni: Italiano
La musa insolente |
Quindi quando farai fuoco non lo guarderai mai |
L’idea si è fusa alla mente |
Solo un vuoto sullo sfondo e tu non sparerai, sai |
Sarà la musa insolente (uo, uo) |
Che farai mai, io non lo so (no) |
Morire è un giorno dei più chiari |
La dea lo sa, sai, ma un uomo no (no) |
Per delle idee, ma sì, ma quali? |
Luca arrivò col gelo fra i viali, col treno da Bari |
Era un allievo pieno di zelo con zero ideali |
Partiva davvero da zero, lo Zeno di Svevo, i suoi mali |
A Milano un cielo di vetro bagnava di nero i binari |
Lui pronto al primo turno, il reparto Scintille Ed Acciai |
Il forno fondeva il metallo dei grandi fahrenheit |
La sua foto una scheda, un posto sulla fresa |
La breda era, l’autunno caldo degli studenti operai |
Gli occhi stanchi dei compagni gli parlavano degli anni |
Spesi in mezzo alle barriere, alle colate dei metalli |
In torni enormi ai loro corpi tonfi sordi in mezzo ai magli |
Ciminiere, cieli neri sopra Sesto San Giovanni |
Tra i miti del '68, le lotte dei senza capo |
La crisi dell’indotto, le lotte del sindacato |
Tra i figli di quelle lotte, le forze del padronato |
Le botte, i patti di Stato, le lotte, il partito armato |
Le idee vivono in bilico, hanno un peso specifico |
Ogni scelta ha un’essenza diversa, un peso politico |
Venivano al dunque le purghe, i processi nelle aule bunker |
I sequestri, le punde, Luca guarda un uomo, vede un simbolo |
Ma l’idea che fonda la lotta cresce, lo forgia |
Ogni idea che può essere forza, può essere forca |
Luca s’informa, la meta precede la folla |
La sete segreta nell’ombra, la fede cieca nella colonna |
A vent’anni l’idea è una trama distorta, una tana illusoria |
Dopo l’impatto del Taylorismo sul terrorismo |
L’idea è una dea che guarda la storia e non ricorda |
Che l’unico posto che importa è il carcere a vita o la tomba |
Quindi quando farai fuoco non lo guarderai mai |
L’idea si è fusa alla mente |
Solo un vuoto sullo sfondo e tu non sparerai, sai |
Sarà la musa insolente (uo, uo) |
Che farai mai, io non lo so (no) |
Morire è un giorno dei più chiari |
La dea lo sa, sai, ma un uomo no (no) |
Per delle idee, ma sì, ma quali? |
Mamma, hai visto quanto è triste Torino quando piove? |
In una stanza vuota, una Browning calibro 9 |
Mi hai detto: «Ricordati chi sei, sopra quel vagone» |
Per essere voce di tutti, ho cancellato il mio nome |
Vorrei dirti una speranza rosso sangue, dentro il fumo nero |
Scende per le strade per dare l’assalto al cielo |
Ho lasciato la paura e la pietà con te su quel treno |
Per non avere più niente per cui tornare indietro |
Ci sono stato all’inferno, diviso tra angeli e schiavi |
Per un tozzo di pane, la vita sudava via dalle mani |
Il lavoro nobilita i capi, il guinzaglio mortifica i cani |
La lotta si solidifica, gli slogan diventano spari |
Il chiodo nella testa si è impiantato troppo in fondo |
Non voglio ciò che è mio, ma tutto ciò che è nostro |
Sto affacciato alle finestre del subconscio e son diventato un mostro |
Per trasformare la realtà in un sogno |
Vorrei dirti dei compagni, di via Fagni, dei pestaggi |
La brigata di fantasmi, con i documenti falsi |
Di come puoi guardare un uomo in faccia e poi sparargli |
Un sacrificio necessario, per salvare tutti gli altri |
Poi hai visto che è successo, abbiamo perso |
Quelle idee ci son marcite dentro |
Il vento, soldi, ghiaccio porterà l’inverno |
Quella notte ho fatto un sogno così bello |
Che da allora sono ancora sveglio |
Sento la tua voce che mi chiama nel silenzio |
Il sogno mi vuole morto |
Finalmente mi addormento |
Il brutto è che non so ancora se mi pento |