Ascoltatemi tutte le sacre famiglie,
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Grandi e piccoli figli di Heimdall!
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Uno, vuoi che lo dica
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Sul passato di tutti gli esseri, sull'antico che ricordo...
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Ricordo nove mondi e nove radici,
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E l'albero del limite, non ancora germogliato.
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All'inizio dei tempi, quando visse Ymir,
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Non c'era né sabbia né mare al mondo,
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La terra non era ancora e il firmamento,
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L'abisso si spalancò, l'erba non cresceva...
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La tua voce piena di rabbia è silenziosa,
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Potente Elivagar,
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Una catena ti viene lanciata addosso a mano
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nemico invisibile,
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Ruscelli delle tue acque indisciplinate
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Rompi la corsa eterna
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La pianura arida si stendeva di ghiaccio
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Al posto dei grandi fiumi.
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Il nord dell'abisso è vestito di cotta di maglia degli inverni,
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Ma Grim domerà la tempesta,
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getterà le basi per i bei secoli,
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Origine dei nove mondi.
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Nella terra del freddo feroce e del candore,
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Al limite della neve grigia
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Nascono Jotun violenti
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Ma l'ora degli dei sta arrivando...
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E Midgard sorgerà tra le piogge,
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E sarà bellissimo
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E la gloria dei suoi figli coraggiosi
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non perirà nell'oscurità del tempo,
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E Alfheim presso il fuoco delle camere d'oro
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Decora lo spazio del cielo,
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E i martelli dei nani martelleranno
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Nelle profonde caverne delle montagne,
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E la cenere, lavata dalla rugiada di Urd,
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Coprirà i mondi di foglie,
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Dodici signori saliranno al trono...
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Ma il nord fino ad allora
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Perso nel ghiaccio in un sogno solitario,
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I secoli non conoscono il punteggio,
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E solo una bufera di neve conosce la canzone
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Cosa era e cosa verrà. |