Parassita o fantasmi, non posso saperlo
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Ha perseguitato la mia pelle, carne e ossa
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Ha infestato le mie vene, avvelenato il mio sangue
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Mi ha fatto brancolare nel profondo del fango
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Mi ha reso cieco e mi ha reso sordo
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Il marchio per il bue, il mio Taw/Aleph
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Non potevo vederli, loro non potevano vedere me
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Sebbene abbiamo vissuto come uno, in compagnia
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Attraverso le ragnatele filtravano pallidi raggi
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E ha raggiunto l'oscurità di ogni luogo
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Ho sentito la malattia, l'ho vomitata
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Le vecchie torri rognose e sprezzanti volarono su
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Restituire forme davanti ai miei occhi
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Desideravo la morte di tali mosche meschine
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Mi sono sbarazzato di tutte le macchie
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che ha decorato la mia mente
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Sputo la mia rabbia per le forti piogge
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Mi lavo le ferite, le elimino
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Sonnambulismo nel cuore della notte
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Mentre le particelle si separano
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Le ceneri sparse della mia vita
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Continua a fluttuare nel mai
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Sputo la mia rabbia per le forti piogge
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Mi lavo le ferite, le elimino
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Sputo la mia rabbia per le forti piogge
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Ritira lo sporco mentre sono euforico
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Sonnambulismo nel cuore della notte
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Mentre le particelle si separano
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Le ceneri sparse della mia vita
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Continua a fluttuare nel mai
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Onde cremisi che si scatenano
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Divento il fuoco che tengo dentro
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Sangue bollente che fuoriesce
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Dal lago infuocato del mio abisso
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Crepe immense che si allargano
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Le fauci affamate dell'Apocalisse
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L'alito freddo sferza più forte
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La tempesta arriva la mia beatitudine flagellante
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Che cosa avete fatto tutti
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Che diavolo ho fatto
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Che cosa abbiamo fatto tutti
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Non riuscivo a indovinare il dono della vista
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Sarebbe la maledizione durante le mie notti
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I miei incubi infiniti, la solitudine
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Da solo nella mia camera li sogno
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Mi sento morto come loro adesso
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Allora perché vedere se i miei occhi si chiudono
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La mia ira livida la ripudio
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Come in solitudine non si può creare
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Non riuscivo a indovinare il dono della vista
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Sarebbe la maledizione durante le mie notti
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I miei incubi infiniti, la solitudine
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Da solo nella mia camera li sogno
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Mi sento morto come loro adesso
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Allora perché vedere se i miei occhi si chiudono
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La buona vecchia oscurità con cui mi hanno infettato
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Continua a risuonare nei miei ricordi
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Sonnambulismo nel cuore della notte
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Mentre le particelle si separano
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Ti giuro che questa volta non dimenticherò
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Le ore più solitarie di sempre
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Le ceneri sparse della mia vita
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Continua a fluttuare nel mai |