| Il tempo è una bestia non aderente a tenere a freno
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| Intrappolato nella sua cornice indistruttibile
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| Pochi, pochi sono impossibili le probabilità
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| A testimoniare come mortali, il tessuto degli dèi
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| Non ho mai visto cosa è successo per me
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| Eppure vive nei miei sogni
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| Sussurra da un vuoto inquieto
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| Dorme con gli occhi ben aperti
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| La domanda profonda e assopita
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| Alza la testa ancora una volta
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| È la realtà che fa impallidire il sogno?
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| O un regno di illusione che regna sovrano?
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| Ho visto troppo oltre il velo
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| E scrutò nella sua anima
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| E una volta che ha risposto
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| Una volta che ero completo
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| Assisti alla nascita dell'eredità, del sacrificio
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| Alla ricerca di sentieri ancora velati
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| All'ombra di un grande sconosciuto
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| La nostra disperata alleanza è stata fatta
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| Tutto deve avvenire
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| Il tempo è il mio nemico e mi chiedo
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| Valeva la pena farsi trovare in questo ravel di sogni?
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| Il vasto labirinto stigio sopravvive
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| Attraversato solo una volta che ce ne siamo andati
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| Dal verme più basso alla scala cosmica
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| Sum principium finis omnes
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| Avvolto nel lustro da banale a grande
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| Nella cavità, siamo resi interi
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| Tessuto attraverso la nascita e la morte
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| Lottando per afferrare gli schemi di
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| Un'essenza trapela da ogni fonte
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| Trascendere i concetti umani
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| Perso nello stupore e nello splendore di tutti
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| Che ci è scivolato tra le dita
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| Come un bastione di ali è apparso alle nostre esigenze
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| Modella il nostro sé futuro
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| Fili del futuro, fili intrecciati
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| Sempre sfuggente, mai in vista
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| Gli sciocchi presumono di vedere i nodi
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| Nel caos in continua evoluzione
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| Perso nel vortice di follia e percorsi non scritti
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| Le tensioni multiple vanno oltre la comprensione
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| In uno strano luogo familiare, n un omicidio di ali
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| Ho visto il destino di tutto, di tutto ciò che è
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| Come diventa e il nostro lignaggio crudele
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| Dalla nascita del tempo, abbiamo vagato
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| Profondità primordiali in cui abbiamo dimorato
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| Da un abisso di mondi, ci avventuriamo
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| Attraverso le ombre di un grande sconosciuto
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| Finché il tempo era astratto, ci siamo chiesti
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| E cercava conforto nell'inversione delle maree
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| Semplici fili nel grande arazzo
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| Inviati maledetti di un'eredità perduta |