| Primo distico:
|
| Cazzo... non me ne frega un cazzo di temporali e temporali,
|
| Una puttana mi terrà per bocca.
|
| E vengo messo di nuovo nella lista dei ricercati,
|
| È passato un mese da quando sono stato in federale.
|
| Anche nella mia giovinezza, in discesa,
|
| Ho già fatto la mia scelta molto tempo fa.
|
| Su intercettazioni telefoniche, telefoni,
|
| Ancora una volta ho abbandonato Altai.
|
| E ancora, un fottuto sondaggio di vicini,
|
| Visite notturne alla mamma di nuovo,
|
| Come sempre, siamo un giorno in carrozza,
|
| E poi hanno chiuso il beaterik,
|
| Dimenticato non sarebbe rimasto lì.
|
| Sì, così quella mamma è sempre viva.
|
| E ancora il nostro konar è il nostro guscio.
|
| Il ricordo del passato prende vita.
|
| Coro:
|
| Ehi, torniamo indietro
|
| Immondizia per non lasciare traccia,
|
| Anche durante il giorno è buio nei miei occhi,
|
| Non ho bisogno di luce, cazzo.
|
| Secondo distico:
|
| Hebesh abito robotico,
|
| Nella tempesta mi scalderà al freddo,
|
| Sotto il castello, un sonaglio di metallo,
|
| Alle cinque del mattino sarò svegliato.
|
| Anno dopo anno lo stesso
|
| Qui la sceneggiatura è rimescolata ai buchi,
|
| Non sono ammessi commenti.
|
| Detriti spessi strappano le tende.
|
| E qualcuno dirà la mia Roiza,
|
| Non diventerò il suo patriota.
|
| Dall'infanzia alla calvizie adulta,
|
| Vivo in una specie di palude.
|
| irrimediabilmente malato e cupo,
|
| L'incontro solitario con la vecchiaia.
|
| Tagliata di porridge, fumo di Vasek,
|
| Tutto ciò che resta nella nostra memoria.
|
| Coro:
|
| Ehi, torniamo indietro
|
| Immondizia per non lasciare traccia,
|
| Anche durante il giorno è buio nei miei occhi,
|
| Non ho bisogno di luce, cazzo. |