Traduzione del testo della canzone Dying Embers - Ancst
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Dying Embers , di - Ancst. Canzone dall'album Ghosts of the Timeless Void, nel genere Data di rilascio: 01.03.2018 Etichetta discografica: Lifeforce Lingua della canzone: Inglese
Dying Embers
(originale)
Beyond the flesh that keeps us captive there’s an empty place that feeds our
nothingness
The sound of your voice echoes through my veins
No more togetherness, our world laid to waste
I can see us drifting in a sea of hate
Torn apart and cramped into empty space
The world keeps turning, gear in gear
Lifeless and mourning, trapped in our still live
Hearts filled with scorn, at the peak of our hollowness
We wander this torn and bleak vacuum in search for deliverance
Nowhere to go and nowhere to settle
Locked in these restless vessels, our realm is the emptiness
Adnate with the end, lost in expiration
Ghosts of yesterdays, I only worship my own decay
Connected but torn apart, we devour each other
Pragmatic and untrusting, futile in our own domain
I can see us drifting in a sea of hate
Torn apart and cramped into empty space
(traduzione)
Oltre la carne che ci tiene prigionieri c'è un luogo vuoto che nutre il nostro
nulla
Il suono della tua voce echeggia nelle mie vene
Niente più insieme, il nostro mondo è stato abbandonato
Riesco a vederci andare alla deriva in un mare di odio
Dilaniato e ristretto in uno spazio vuoto
Il mondo continua a girare, marcia in marcia
Senza vita e in lutto, intrappolati nella nostra natura morta
Cuori pieni di disprezzo, al culmine della nostra vacuità
Vaghiamo in questo vuoto lacerato e desolato in cerca di liberazione
Nessun posto dove andare e nessun posto dove stabilirsi
Rinchiuso in questi vasi irrequieti, il nostro regno è il vuoto
Adnate con la fine, perso nella scadenza
Fantasmi di ieri, adoro solo il mio decadimento
Collegati ma divisi, ci divoriamo a vicenda
Pragmatico e diffidente, futile nel nostro dominio
Riesco a vederci andare alla deriva in un mare di odio