Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Revelation of Deformity, artista - Ancst. Canzone dell'album Ghosts of the Timeless Void, nel genere
Data di rilascio: 01.03.2018
Etichetta discografica: Lifeforce
Linguaggio delle canzoni: inglese
Revelation of Deformity(originale) |
I try to stay alive in my concrete cell |
No matter where I go, I feel hollow and alienated |
Can’t cast off the shackles that bind me to this hell |
There is no escape from your holding clutch |
I once was bound to the promise of self-fulfillment |
Now I am lost in the maze of shattered dreams |
I have become an outcast, isolated in my realm |
I dwell in disbelief, all alone and overwhelmed |
A cell block that stretches for miles filled with empty eyes |
Jammed together, human futility |
Deformed and bloated, we pace the streets |
Mangled and distorted, consumed by our needs |
Forced to live in darkness, to devour their filth |
Reigned by fear, we are dispensable, disposable, and irrelevant Human vermin |
In search of life, we stumbled over existence |
Bound to the gray, burst and drained |
Self-regulated, fleshly machines, cursed to exist in their vacuum |
I’m here to bury the splinters of myself |
The abyss calls to me, I will descend |
I walk these streets at night, endlessly |
Released from all oaths, crippled by frailty |
Can’t make sense of this, can’t make sense of me |
I am a stranger to myself, drowned in misery |
I have become an outcast, isolated in my realm |
I dwell in disbelief, all alone and overwhelmed |
(traduzione) |
Cerco di rimanere in vita nella mia cella di cemento |
Non importa dove vado, mi sento vuoto e alienato |
Non posso liberarmi delle catene che mi legano a questo inferno |
Non c'è scampo dalla tua frizione |
Una volta ero legato alla promessa dell'autorealizzazione |
Ora sono perso nel labirinto dei sogni infranti |
Sono diventato un emarginato, isolato nel mio regno |
Vivo nell'incredulità, tutto solo e sopraffatto |
Un blocco cellulare che si estende per miglia pieno di occhi vuoti |
Incastrati insieme, inutilità umana |
Deformi e gonfi, camminiamo per le strade |
Maciullato e distorto, consumato dai nostri bisogni |
Costretti a vivere nell'oscurità, a divorare la loro sporcizia |
Regnati dalla paura, siamo parassiti umani superflui, usa e getta e irrilevanti |
Alla ricerca della vita, siamo inciampati nell'esistenza |
Legato al grigio, scoppiato e drenato |
Macchine carnali e autoregolate, maledette per esistere nel loro vuoto |
Sono qui per seppellire le schegge di me stesso |
L'abisso mi chiama, scenderò |
Cammino per queste strade di notte, all'infinito |
Liberato da ogni giuramento, paralizzato dalla fragilità |
Non riesco a dare un senso a questo, non riesco a dare un senso a me |
Sono un estraneo a me stesso, annegato nella miseria |
Sono diventato un emarginato, isolato nel mio regno |
Vivo nell'incredulità, tutto solo e sopraffatto |