Traduzione del testo della canzone Epitome XIV - Blut Aus Nord
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Epitome XIV , di - Blut Aus Nord. Canzone dall'album 777 - Cosmosophy, nel genere Data di rilascio: 20.09.2012 Etichetta discografica: Eitrin Editions Lingua della canzone: Inglese
Epitome XIV
(originale)
In a glittering halo of lights defying reason, the magnificent dome of a black
Temple looms over souls
In the cradle of God they let themselves be reborn, to contemplate without
keeping anything, to hope or to expect
There was nothing left of these centuries that bent the body, extinguished the
life, denied the pure existence and its principle
Alone a profound echo answered the origins and magnified with each new
breakthrough of the silence
Time no longer pounding, nothing had been, nothing would ever be
It’s architecture of monumental fantasy, it is false comfort in of itself
In a halo of brilliant darkness, they merged with the sublime moment,
the Great Evil that all life awaits
They saw their improvised work collapse on itself then serenely forgot it
without wondering about what follows
They sank within the ephemeral, supreme, delicious, alcove sanctuary of the
immortals
That which was is no longer, that which will be is not, and the chaos fell
silent
And the chaos fell silent
(traduzione)
In uno scintillante alone di luci che sfidano la ragione, la magnifica cupola di un nero
Il tempio incombe sulle anime
Nella culla di Dio si sono lasciati rinascere, per contemplare fuori
mantenere qualsiasi cosa, sperare o aspettarsi
Non è rimasto nulla di questi secoli che ha piegato il corpo, estinto il
vita, negata la pura esistenza e il suo principio
Solo un'eco profonda rispondeva alle origini e si amplificava ad ogni nuova
svolta del silenzio
Il tempo non scorreva più, niente era stato, niente sarebbe mai stato
È un'architettura di fantasia monumentale, è un falso comfort in sé stesso
In un alone di brillante oscurità, si sono fusi con il momento sublime,
il Grande Male che tutta la vita attende
Hanno visto il loro lavoro improvvisato crollare su se stesso e poi se ne sono dimenticati serenamente
senza chiedersi cosa segue
Affondarono nell'effimero, supremo, delizioso, santuario dell'alcova del
immortali
Ciò che era non è più, ciò che sarà non è e il caos è caduto