| L'ultimo secolo di terribili guerre e massacri si è spento.
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| Un uomo si alzò dalle ginocchia, il mondo sospirò con lui.
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| La terra si scaldò, ma dimenticando il fumo amaro,
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| Lasciando il campo di battaglia, suo figlio divenne debole.
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| Il sangue si è prosciugato nelle pozzanghere e la casa è piena di cibo.
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| Le madri hanno ricominciato a vivere con la speranza che
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| Che il paese sorgerà, ma la festa fu di breve durata,
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| La guerra voleva visitare questo mondo.
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| Aspettami, tornerò, mamma benedica,
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| Allontana la tristezza dal tuo cuore, ma mantieni i tuoi parenti, -
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| Così i padri si salutarono, preparandosi per una campagna.
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| E oggi, figlio mio, il Paese ci chiama:
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| Attraverso il secolo abbiamo perso noi stessi,
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| Diventati schiavi del destino, invano si placarono,
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| Gettarono le loro spade, si fecero crescere il ventre,
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| Tutti sputiamo e rimaniamo in silenzio per cibo e conforto.
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| Ma i problemi accadono, non troverai una persona.
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| Cosa dobbiamo fare quando la palpebra si trasforma in sangue?
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| Solo la debolezza e la pigrizia non salveranno questo mondo.
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| Per il bene dei nostri figli, fermiamo la festa oziosa.
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| Aspettami, tornerò, mamma benedica,
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| Allontana la tristezza dal tuo cuore, ma mantieni i tuoi parenti, -
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| Così i padri si salutarono, preparandosi per una campagna.
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| E oggi, figlio mio, chiama al paese:
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| Non mollare, non piangere
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| Mio caro:
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| Lascia ridere il boia
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| Non tremare la Russia!
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| Chi verrà da noi con una spada -
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| Morirà per lui!
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| Alzatevi gente
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| Il Paese ci chiama!
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| bordo |