Più vicino alla porta, questione delle linee in azione
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Scorre con corrente attraverso una vena, fumante come uno stoppino, con pazienza
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Bevi pozioni dal sottosuolo, dove ci portano le ombre
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Siamo contenti per loro e stele, anche se non brilliamo al nostro arrivo
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Non crediamo strettamente nella carne, conosciamo il nostro posto, la torre
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Misuriamo un luogo nobile, un percorso significativo, non un servizio di preghiera
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Non osiamo chiedere aiuto, voliamo dal basso
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Quindi nel vento sfatiamo, con un mito, la tua serotonina
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Posto mistico, Pietro, con lui spostiamo i temi alla festa
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Ti invitiamo con un pasto di penna, visiteremo casa tua con novità
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Forca, nel sudore della tua fronte, non cambiare il nostro inno
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Bagliore dalle forze celesti, mettiamo il suono in ceppi
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Vinceremo un colpo sui talloni, siamo noi il sovrano qua e là
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Il tempo delle immagini viziose, si trascina con lui
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L'etere si estende come uno smog, uno contro uno con Dio
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Per sangue chi, tanto da assaporare e capire che non era finzione
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Influenza dei retori, figlio, raggiungendo le vette
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Yakov colse le parole, le infilò ai margini delle ville
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Lo storico locale era cieco, la nebbia gli aprì gli occhi
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In qualche modo l'ho disposto, ma il pavimento è dolce e amato
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Ci affrettiamo a recuperare il ritardo con la corsa, cosa si è perso in un istante
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Ricompenseremo con un sacramento, senza volto dove dobbiamo adattarci
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E cresceremo all'infinito in modo che venga con noi
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(In modo che venga con noi)
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Apriamo la Mecca, solo un uomo illusorio
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Viviamo nelle vicinanze e viviamo sotto
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Non ha senso urlare a malincuore, sii più vicino al fuoco
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E insieme porremo fine legalmente a questa guerra
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Apriamo la Mecca, solo un uomo illusorio
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Viviamo nelle vicinanze e viviamo sotto
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Non ha senso urlare a malincuore, sii più vicino al fuoco
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E insieme porremo fine legalmente a questa guerra |