La tua isola solitaria, perché la primavera annuvola l'aria
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Non soffocare i miei sogni, sporcando lo spazio che hanno creato
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Da pacchi e scatole, eccola, una voce intessuta di fili minori
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Passo di passi a mezzanotte, il mio faro si è venduto
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Non posso incolpare nessuno, veste maledetta con la magia
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La nave non vede spazio, l'intero sfondo è cupo
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La somma delle gocce era bagnata, l'ansia si stava accumulando nella borsa
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Mi cercavo strettamente, in un attimo ero un po' confuso
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Tempo con un pennello, un fiore del principe d'oriente
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Urbano padre delle origini, toccava il silenzio della piscina
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Nutrire una dura lezione, una casa per uno sbuffo, un rimprovero
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Occhio dopo occhio con una parola, diventando un sedimento fortificato
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Nei rapporti cuciti e segnati, giocando audacemente con i segnati
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Un'impresa sotto un cannone cavo, concepito con una radice sotto il pavimento
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Benedizione delle contrade, nell'abisso di pozzi incantati
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Dopo aver raggiunto le acque di tangenziale, il discorso brillerà sulle onde
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All'ombra delle lampade alle finestre, il dipinto delle verità alle soglie
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Guarda la luce fino a quattro, lusingato da ruscelli astuti
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Ricorda il tuo dottore dei nervi, è ora di non dormire per qualcuno
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Scrivere sempre qualcosa per loro, cambiare la storia, è così facile |