| L'umanità, curiosa e timorosa della propria esistenza
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| cercando luogo e scopo, in direzioni che avanzano all'infinito
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| eppure schivando le inevitabili verità
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| apparentemente solo in una vasta distesa di nulla, sia all'esterno che all'interno
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| dalla nascita alla morte, bramando guida e sicurezza
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| e per tutto il tempo sperando che queste cose si trovino sulla terra
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| eppure guardiamo le stelle per la connessione
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| punti di fuoco in alto, che riflettono punti di speranza ispirata all'interno
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| respiriamo profondamente nella notte, terrorizzati dall'oscurità
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| le motivazioni si contorcono quando l'insicurezza prende il controllo
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| essere corrotti è il percorso facile, ma la vera risposta è sempre stata lì
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| le stelle sono antenati, predicendo il futuro per noi attraverso il loro senso di
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| eternità
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| forse siamo destinati a seguirli nel cielo
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| trasformandosi in immense distese di tempo così vaste
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| fanno sembrare tutta la nostra storia come una goccia d'acqua in un mare infinito
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| le stelle hanno plasmato ogni aspetto del nostro essere
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| dobbiamo la nostra esistenza e la continua sopravvivenza ai sogni ad occhi aperti notturni
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| a sfere di gas surriscaldati che affollano il cielo notturno
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| offrendo un senso di infinita distanza e calma
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| visti come antenati e dèi, genitori e parenti
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| da lontano la turbolenta espulsione di materia ed energia fin dall'inizio
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| l'universo, porta dai loro primi istanti, atomo legato all'atomo
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| scacciati dal loro grembo celeste, plasmati dalla vigorosa mano della gravità
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| un rilascio di potere elementare, formando soli, raffreddandosi in pianeti
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| i mondi dentro.
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| così intrinseco al nostro essere, eppure così semplice al centro
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| la spiegazione sempre sopra di noi, irradiando calore e luce
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| la verità fondamentale, che dentro di noi lo splendore
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| la nostra brillantezza riflessa, osiamo farci sapere
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| che noi, al nostro centro
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| siamo fatti di stelle. |