Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Empty Glory, artista - Nekroí Theoí. Canzone dell'album Dead Gods, nel genere
Data di rilascio: 30.05.2019
Etichetta discografica: Prosthetic
Linguaggio delle canzoni: inglese
Empty Glory(originale) |
I have lost my touch |
And my grasp of the arcane has suffered |
The chords of Orion go unstrung |
Neither do the harps of Armageddon sing |
I am weeping in a coffin of standing water |
The algae has grown to replace my skin |
To shed means so much more than it once did |
I stand terrified of what’s lost and worse |
What I cannot gain |
Time has marched forward while I slept in a bed of opportunity |
Ghost writers dictate my passionate vociferating |
Editors stop my breath before it can carve any truth out of our cacophony |
An effective castration |
A synthetic growth |
There is a propagation of identity but nothing is truly created |
And nothing worthy of timelessness is born |
So I weep and whittle at the scroll |
And the page mocks me |
Telling me tales of what I thought I would be |
Spent potential and vast worlds gone to waste |
I weep in a bed of stagnant tears |
Surrounded by monuments to my voice |
And my words are nowhere to be found |
Treading a path of second-hand glory |
Vicariously living through myself |
(traduzione) |
Ho perso il mio tocco |
E la mia presa dell'arcano ha sofferto |
Gli accordi di Orion non sono incordati |
Nemmeno le arpe di Armageddon cantano |
Sto piangendo in una bara di acqua stagnante |
Le alghe sono cresciute per sostituire la mia pelle |
Per spargere significa molto più di quanto non fosse una volta |
Sono terrorizzato da ciò che è perduto e peggio |
Quello che non posso guadagnare |
Il tempo è passato mentre dormivo in un letto di opportunità |
Gli scrittori di fantasmi dettano il mio appassionato vociare |
Gli editori mi fermano il respiro prima che possa ritagliare qualsiasi verità dalla nostra cacofonia |
Una castrazione efficace |
Una crescita sintetica |
C'è una propagazione dell'identità ma nulla viene creato veramente |
E non nasce nulla degno di atemporalità |
Quindi piango e fischietto alla pergamena |
E la pagina mi prende in giro |
Raccontandomi storie di ciò che pensavo di essere |
Potenziale speso e vasti mondi andati allo sbando |
Piango in un letto di lacrime stagnanti |
Circondato da monumenti alla mia voce |
E le mie parole non si trovano da nessuna parte |
Percorrendo un percorso di gloria di seconda mano |
Vivendo indirettamente attraverso me stesso |