Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Lontano 2036, artista - Rancore.
Data di rilascio: 02.03.2022
Linguaggio delle canzoni: Italiano
Lontano 2036 |
Quando ti dissi che sarei partito all’inizio, ricordo, ho vomitato il cuore |
Pensare a te è stato un po' come un vizio, si può far sempre anche se non si |
vuole |
Io sono sempre arrabbiato ma qualcosa è cambiato, a certe cose devo dire addio |
E tutto quello che dico mi suggerisce che qua a spiegarmi male sono io |
Questa qui è la Grande Guerra, è immensa, dove dire sì, dire no, è marginale |
Quando dentro hai la Grande Guerra, è immensa, la più grande guerra che si può |
immaginare |
È la vosta Grande Guerra, la terza, abbandonerete ogni morale, mortale |
Sopra questa grande terra emersa tu sei l’unica che mi crede |
Siamo nati lontano (Lontano) |
Ed è lì che torniamo (Lontano) |
Nel momento in cui eravamo partiti eravamo tornati |
Era solamente un altro piano, quando guardo lontano (Lontano) |
Ancora più lontano (Lontano) |
Finché ogni ferita in un attimo sarà guarita |
E poi sarà finita quella guerra inutile per cui lottiamo |
Principessa, che rendi una fortezza di creta |
E vegli sul mio cuore di infinita tristezza |
Noi siamo le vittime, il conflitto non cessa |
Ha vinto l’arma più terribile in quanto non ha fattezza |
Concreta, concreta invece la tua pezza |
Di seta, ne sento spesso la tua essenza |
Ho sete, in questa guerra mentale noi siamo preda di un arma che non si vede |
Orme sulla sabbia, una vita tra due virgole, vuoi vederle? |
Abbiamo occhi troppo piccoli per le stelle |
Eppure grandi per le singole particelle |
Dai, cosa vuoi guardare? |
Siamo come granelli in delle celle |
Chiusi in delle conchiglie, illusi di essere già perle |
Rare, vite lontane, scorrono in tempo reale (Scorrono in tempo reale) |
Siamo nati lontano (Lontano) |
Ed è lì che torniamo (Lontano) |
Nel momento in cui eravamo partiti eravamo tornati |
Era solamente un altro piano, quando guardo lontano (Lontano) |
Ancora più lontano (Lontano) |
Siamo vento nel vento sopra un campo di grano |
Ora che senti il mio canto, tra un battito e un altro |
Sai che questo è il momento |
Dell’attimo esatto |
L’ultima occasione in cui staremo in stretto contatto |
Intanto che aspetto manca poco all’impatto |
Vedrai, chi mi diceva che ero pazzo era matto |
E dirti che sei bella è solo un complimento del cazzo |
Però detto in un momento come questo è perfetto |
Mi si spegne lo sguardo, in mano il tuo fazzoletto |
Mi si spegne prima il tatto, poi l’olfatto e piano piano poi parto lontano |
Siamo nati lontano |
Quando guardo lontano (Lontano) |
Ancora più lontano (Lontano) |
Finché ogni ferita in un attimo sarà guarita |
E poi sarà finita quella guerra inutile per cui lottiamo |
Questa qui è la Grande Guerra, è immensa, dove dire sì, dire no, è marginale |
Quando dentro hai la Grande Guerra, è immensa, la più grande guerra che si può |
immaginare |
È la vosta Grande Guerra, la terza, abbandonerete ogni morale, mortale |
Sopra questa grande terra emersa tu sei l’unica che mi crede |
Siamo nati lontano |