Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone X Agosto 2048, artista - Rancore.
Data di rilascio: 02.03.2022
Linguaggio delle canzoni: Italiano
X Agosto 2048 |
Bello mio di papà, come stai? |
Dalla foto ho notato che ti sei alzato |
Io sto bene, mi manchi e lo sai, ti do un bacio per ogni secondo passato |
Mi sono domandato se ero un bel pensiero, se ti guidavo o ero passeggero |
Neanche a dire che papà è su una navicella, non puoi vedermi se guardi il cielo |
Ricevuti ordini, tu di anni ne avevi otto, facevi i compiti in salotto |
Era una bella poesia il X Agosto, a costo di farmi rimanere me la ripetevi |
Non eravamo più complici e mi dicevi sarei finito male, come le rondini |
Ricordo molto poco dei fatti tranne che a tratti non trattenevi le |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Guarda come cadono |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto è collegato da |
Lacrime su lacrime su lacrime su lacrime |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Piove sul bagnato |
Bello mio mi ricordo i primi passetti, i bacetti alla mamma quand’eri nel ventre |
Poi una grande guerra, dopo l’atmosfera, ogni bomba era una stella cadente |
Mentre presero giovani, come adulti e anziani, da nomi e cognomi secondo le |
iniziali |
Furono mandati in orbita ma nel ruolo di spazzini spaziali |
Non vedere tuo padre cattivo, ti ho abbandonato, sì, ma sei vivo |
Dalla mattina fino alla notte vestito da angelo netturbino |
Ancora mi ricordo una poesia di Pascoli: la vita mia è come quella delle rondini |
E da quel giorno X di agosto, ti ho accanto e ti parlo, tu ascoltami canto di |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Guarda come cadono |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto è collegato da |
Lacrime su lacrime su lacrime su lacrime |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto allagato |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Guarda come cadono |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto è collegato da |
Lacrime su lacrime su lacrime su lacrime |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Piove sul bagnato |
È una guerra, partiamo, io e lei ci guardiamo, la spargo di baci, |
la scorgo poi colgo un «ti amo» |
Tu, figlio mio, guardami in volto, io corro sul carro guardiano, andiamo |
Biglietto nel palmo trascorro minuti a guardarlo, lo apro, lo leggo, ti penso, |
ma piango e |
Non reggo l’intenso distacco e non posso rileggere più il X agosto |
San Lorenzo, io lo so perché tanto |
Di stelle per l’aria tranquilla |
Arde e cade, perché sì gran pianto |
Nel concavo cielo sfavilla |
Ritornava una rondine al tetto: |
L’uccisero: cadde tra i spini: |
Ella aveva nel becco un insetto: |
La cena de' suoi rondinini |
Ora è là, come in croce, che tende |
Quel verme a quel cielo lontano; |
E il suo nido è nell’ombra, che attende |
Che pigola sempre più piano |
Anche un uomo tornava al suo nido: |
L’uccisero: disse: Perdono; |
E restò negli aperti occhi un grido: |
Portava due bambole in dono |
Ora è là, ora è là, nella casa romita |
Lo aspettano, aspettano in vano: |
Egli immobile, attonito, addita (Addita) |
Le bambole al cielo lontano |
E tu, tu, Cielo, dall’alto dei mondi |
Sereni, infinito, immortale |
Oh, oh! |
D’un pianto di stelle lo inondi |
Quest’atomo opaco del Male |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto è collegato da |
Lacrime su lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto allagato |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Guarda come cadono |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Tutto è collegato da |
Lacrime su lacrime su lacrime su lacrime |
Lacrime su lacrime su lacrime |
Piove sul bagnato |