Danni al posacenere nelle impronte digitali, sono il famigerato autore di questo taccuino
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Il mio racconto è continuato per mille e una notte, la mia barba è sporca come la mia anima
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Chiudi gli occhi, stai zitto, ascolta il mattino, avvolgiamo tutti i desideri con una corda
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Le speranze guardano il palazzo nei bassifondi, la vita parla male ma diciamo la ninna nanna
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A volte quelli vicini sono come vuslat, le miglia sono come vomitare.
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Come accendere l'ultima sigaretta, come accumularsi nella notte
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Tan è ancora uno sciocco, come uno sciocco che non sa essere saggio
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La vita è crudele mostra che ami, come una cagna che aspetta i tuoi soldi
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Stai ancora cercando dei motivi per versarti un bicchiere?
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O accendi una sigaretta e piangi per quello che non hai potuto fare tutta la notte?
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Non lo sai, non guardi il sole mentre l'oscurità proietta la tua ombra
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Non lo so, mi fraintendi troppo come questa città
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Ogni tanto provo a vivere un po' sentendo il battito del mio cuore
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Non riesco a trovare la mia strada, mi chiudo, sono ossessionato dalla morte fino alla morte e la forzo
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Non c'è modo, raccolgo il resto dalle ali della follia
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Hai spento il mio sole, ma avevo paura del buio
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Lascia che la pioggia cada su di te, lascia che la neve rimanga con me
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Fiamme dentro di me
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Non chiedere, non c'è ricetta, non ho forza d'animo
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Nessuna ricetta, no
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I ponti sono rovinati, le città sono blu sax
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I tuoi capelli sono rimasti lo stesso tono, il fiocco di neve dell'occhio
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Il tuo cuore aspetta nel vano portaoggetti, il topo delle fogne
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Quanto sarebbe ragionevole che arrivasse la primavera mentre te ne vai?
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Guarda, sta ricominciando, tremori da qualche parte, lascia che i tuoi occhi mi guardino un po'
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Lascia che la pioggia calmi il nostro odore, lascia che la nave affondi, lascia che le acque si tuffino
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Mentre sei via, il mondo tace e se sorridi, questa persona piangerebbe
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Gli addii sono troppo alti, tutta questa mia mente vomita sangue
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L'orologio non passa, tu torni indietro, forse ti annoi e vai
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La tua mano parla relativamente con il vino, tutti ti dicono "Sei matto, matto"
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Stai da solo in mezzo alla folla, dimmelo in una cornice per foto
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A volte la tua anima è crocifissa, ma il cuoio si nasconde ogni momento
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Sono ancora così perso, c'è un dito sul grilletto
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Quel sapore di rabbia sulle mie labbra e il contenitore di poesia nella mia costola
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Mostra un po' di empatia, ad esempio, ficca quella siringa nel cuore
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Metti da parte il tuo dolore, rimangono tutti carini al mio fianco |