Testi di Dementia - Ad Vitam Aeternam

Dementia - Ad Vitam Aeternam
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Dementia, artista - Ad Vitam Aeternam.
Data di rilascio: 16.08.2009
Linguaggio delle canzoni: inglese

Dementia

(originale)
Between Heaven and Earth
Stands up mankind little divine
And not sublime enough
Between the unreal and the
Material arises the incarnate man
Little iridescent and Hell bends
Down the persecuted little
Idyllic and to afflicted
Between the alert and the war
Lets himself go the frivolous pioneer
Little brave and too imprisoned
Between Heaven and Lucifer
Digs his own grave the stiff
Little devote and too grieved
Between the volcanos and the waters
Some burning and drowning truth
Perfidious and so disguised
The muddy inessential on the
Surface of consciousness
Toemented with reminiscence
Of a life filled with bitterness
Kind of dislocated puppet
Adapting to hearing whisper
The harsh scoffing of the imps
There, teeming with our steps
Dearest Dementia, attracting all
Our dull senses, such a foul elixir…
Rather than listening to the extatic
Hymm of the lyric nymphs and
Seraphins filling our spirit with delight
Are we the mocked puppets of the evil
Ones of this world?
Sure, it is easier
To stumble than makind the filth better
Dare you cut those devilish lianas off!
Let us raise up to the strings of the
Divine harp and may you be recked
By the Eden angelical poet…
Enlightened volcanos and water full of
Grace, in your mercy, hear my prayer…
Listen to the cold dream of your life…
From the throne of the dark, what a bliss
To exhume the stiff!
Carpe noctem!
Between Eden and Hell
Raises the persecuted a little
More idyllic and less afflicted
Halfway materials and unreal
Holds up the incarnate man a
Little more iridescent and less blind
Sursum mea terper orbem terrarum
Dementia…
(traduzione)
Tra Cielo e Terra
Si alza in piedi l'umanità un po' divina
E non abbastanza sublime
Tra l'irreale e il
Materiale sorge l'uomo incarnato
Piccole curve cangianti e infernali
Giù il piccolo perseguitato
Idilliaco e afflitto
Tra l'allerta e la guerra
Si lascia andare il frivolo pioniere
Poco coraggioso e troppo imprigionato
Tra Cielo e Lucifero
Scava la propria tomba il rigido
Poco devoto e troppo addolorato
Tra i vulcani e le acque
Una verità ardente e soffocante
Perfido e così travestito
L'indispensabile fangoso sul
Superficie di coscienza
Pieno di reminiscenze
Di una vita piena di amarezza
Una specie di burattino dislocato
Adattarsi all'udito sussurrare
Il duro scherno dei diavoletti
Là, brulicante dei nostri passi
Carissima Demenza, attrai tutti
I nostri sensi ottusi, un tale elisir disgustoso...
Piuttosto che ascoltare l'estatico
Inno delle ninfe liriche e
Serafine riempiendo il nostro spirito di gioia
Siamo noi i burattini derisi del male
Quelli di questo mondo?
Certo, è più facile
Inciampare piuttosto che riparare meglio la sporcizia
Osa tagliare quelle liane diaboliche!
Alziamoci fino alle corde del
Arpa divina e che tu possa essere considerato
Dal poeta angelico dell'Eden...
Vulcani illuminati e acqua piena di
Grazia, nella tua misericordia, ascolta la mia preghiera...
Ascolta il freddo sogno della tua vita...
Dal trono delle tenebre, che gioia
Per riesumare il rigido!
Carpe Noctem!
Tra Eden e Inferno
Solleva un po' i perseguitati
Più idilliaco e meno afflitto
Materiali a metà e irreali
Sostiene l'uomo incarnato a
Un po' più iridescente e meno cieco
Sursum mea terper orbem terrarum
Demenza…
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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