Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Deviant, artista - Benighted. Canzone dell'album Insane cephalic production, nel genere
Data di rilascio: 25.01.2009
Etichetta discografica: Osmose
Linguaggio delle canzoni: inglese
Deviant(originale) |
Something inside of me is watching me and waiting |
And the thing which scares me the most is when I cannot fight anymore |
I’m hearing speaking the voice of my father, disturbed by fits of abstraction |
Silences of mind |
I always do what voices in my head tell me to do |
«You are no one, a child of naught, you’ll burn in fire. |
You have to hide |
Shame of life, mistake of nature, swathe your face, your monstrous features |
You are condemned !» |
I always do what voices in my head tell me to do |
Atered and disfigured, dysmorphophobia |
The eye fixed, a razor in the hand, determined to comit the worst |
The cost of the loss, a psychic rebirth |
Through this path enslaved to my own delirium, delivered by auto-mutilation |
In front of my reflection so detestable, I tear pieces of my face |
Again until I will be unrecognizable |
My acts relieve my mind, I forgivemyself his absence |
But the voices still present, speaking to me |
(traduzione) |
Qualcosa dentro di me mi sta guardando e aspettando |
E la cosa che mi spaventa di più è quando non posso più combattere |
Sento parlare la voce di mio padre, disturbato da accessi di astrazione |
Silenzi della mente |
Faccio sempre ciò che le voci nella mia testa mi dicono di fare |
«Non sei nessuno, figlio del nulla, brucerai nel fuoco. |
Devi nasconderti |
Vergogna della vita, errore della natura, fascia il tuo viso, i tuoi lineamenti mostruosi |
Sei condannato!» |
Faccio sempre ciò che le voci nella mia testa mi dicono di fare |
Aterato e sfigurato, dismorfofobia |
L'occhio fisso, un rasoio in mano, determinato a commettere il peggio |
Il costo della perdita, una rinascita psichica |
Attraverso questo percorso asservito al mio delirio, consegnato dall'automutilazione |
Davanti al mio riflesso così detestabile, mi strappo frammenti della faccia |
Di nuovo finché non sarò irriconoscibile |
I miei atti alleviano la mia mente, mi perdono la sua assenza |
Ma le voci sono ancora presenti, che mi parlano |